La ASL Roma 3 dedica una giornata di approfondimento al tema della violenza di genere sulle donne con disabilità.
Domani, sabato 13 dicembre, dalle 9 alle 17.30, l’Aula Sinibaldi dell’Ospedale Grassi di Ostia ospita il convegno “Violenza di genere e disabilità: accoglienza, ascolto e presa in carico”.
L’appuntamento nasce dall’impegno congiunto della referente dello Sportello Antiviolenza Codice Rosa, Maria Rosaria Forte, e dell’associazione Differenza Donna, da anni attiva nella difesa dei diritti delle donne.
L’iniziativa prosegue il lavoro avviato al Grassi per intercettare e sostenere donne e minori vittime di violenza, grazie alla collaborazione tra il Pronto Soccorso e le realtà del territorio. Al centro del dibattito ci sono le donne con disabilità, con un focus specifico sulle donne sorde, che spesso vivono violenze ancora più nascoste.
“La violenza contro le donne sorde si presenta con una frequenza maggiore di quanto si immagini”, spiega Maria Rosaria Forte.
“Oltre agli abusi fisici e psicologici, emergono forme di sopraffazione legate alla gestione dei supporti e degli aiuti, talvolta esercitate da caregiver o familiari. Molte donne restano in silenzio perché temono di non essere credute, soprattutto quando vivono una disabilità psichica”.
Per questo risulta fondamentale garantire l’accesso ai centri antiviolenza e formare chi accoglie quotidianamente chi vive situazioni di rischio.
Secondo i dati dell’osservatorio di Differenza Donna, nel 2024 i centri antiviolenza e le case rifugio hanno accolto 157 donne con disabilità, in aumento del 7,12% rispetto al 2023.
Le violenze più frequenti provengono da partner o familiari e riguardano soprattutto abusi fisici, seguiti da violenze psicologiche e sessuali.
Preoccupa anche il dato relativo ai figli: 89 delle donne accolte hanno minori che subiscono o hanno subito violenza assistita.
“La violenza maschile sulle donne con disabilità rimane una realtà ancora più sommersa”, afferma Arianna Serafini di Differenza Donna. “Occorre continuare a far emergere queste storie e rafforzare la rete di protezione”.
Giorgia Iacomelli Talkcity.it Redazione