Una ricerca condotta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale con la collaborazione di Fondazione Vulci e l’Università di Göteborg (Svezia).
Gli scavi sono aperti al pubblico e il visitatore ha la possibilità di ammirare gli studi e le tecniche degli archeologi che fino a fine giugno prenderanno parte alle ricerche.