Gli ultimi 12 mesi sono stati orribili per le donne laziali, ma con lo smart watch a Roma cambia tutto. Numeri sulle violenze sconvolgenti.

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e i dati che stanno emergendo sul tema sono inqualificabili. Solo nella capitale, in 12 mesi, sono stati registrati ben 2700 casi e 800 stupri.

In tutto il Lazio, invece, sono da segnalare le 8 morti avvenute da gennaio a oggi. A Roma si tenterà di combattere questa problematica grazie a degli smartwatch, i quali saranno indossati da parte delle vittime.

Roma e Lazio, anno nero per le donne
Arriva lo smartwatch per salvare le donne – Talkcity.it

La risposta data delle istituzioni al terrore che molte donne nel nostro Paese e nel mondo stanno vivendo potrebbe essere efficace. Sono migliaia le persone scese in questi ultimi giorni in piazza per dire basta alla violenza sulle donne.

Anche per questo, chiunque si trovi all’esecutivo è indotto a dover garantire la sicurezza di ogni donna e a escogitare dei metodi per salvaguardare la loro integrità fisica e morale.

I problemi dei femminicidi e della violenza sulle donne sono complicatissimi da superare. Il contesto in cui accadono è sempre più spesso quello famigliare, complicatissimo da individuare perché chiuso fra le mura domestiche.

Le donne avevano spesso denunciato i maltrattamenti ricevuti da parte dei loro aggressori. Talvolta, come nel caso di Camelia Ion, gli agenti avevano dato in dotazione alla donna un cellulare di emergenza, ma lo stesso non ha funzionato per tempo.

Violenza sulle donne nel Lazio, a Roma arriva lo smartwatch

Fra il giugno 2023 e il luglio 2024, a Roma sono andati in scena ben 800 stupri, 4 omicidi e 2700 casi. La violenza di genere è sempre più all’ordine del giorno e ciò non può essere affatto un modo di vivere civilmente.

Violenza sulle donne a Roma e nel Lazio
Violenza sulle donne nel Lazio, a Roma arriva lo smartwatch – Talkcity.it

Intanto, nella capitale diviene operativo il progetto Mobile Angel. Si tratta di un servizio nato grazie alla collaborazione fra i carabinieri e i club romani di Soroptimist International. Lo scopo è quello di dotare le donne vittime di atti persecutori o di violenza di genere di uno smartwatch di ultima generazione.

L’allarme verrà attivato proprio da loro, ma anche da movimenti violenti che il dispositivo riesce a percepire. In più, è dotato di microfono e anche di un apparecchio di geolocalizzazione.

Al momento, saranno 21 gli smartwatch che verranno consegnati, così da poter sperare che i sopracitati dati possano diminuire.

Inoltre, sulla capitale ci sono anche da segnalare i 1165 casi di persecuzione e i 344 arrestati. Numeri alla mano, quindi, si tratta di una vera emergenza e la discussione in merito ai meccanismi di protezione e sull’efficacia degli interventi è tutt’ora in atto nelle procure.

Michelangelo Loriga

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