Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvolgimento, a cui è difficile rimanere
indifferenti e – nonostante l’azione sia ambientata nel ‘700 – i temi e i contenuti trattati sembrano parlare
di noi, come se non fosse cambiato nulla: la differenza di classe, il rapporto serva-padrona, il doppio,
l’amore, il piacere, la maternità, il peccato, la punizione, il femminile, il male, la morte, la seduzione. Tutto
viene raccontato con continui cambi di registro narrativo, tenendo in equilibrio tra loro commedia e
dramma.
Il linguaggio è originale e sorprendente, bello da recitare ad alta voce, con una naturale vis comica che
garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Goldoni e di Eduardo.
«I personaggi sono empatici, emozionanti, veri e si prova per Rosa e Cornelia grande simpatia: soffri con
l
oro, le ami con dolcezza, le adori, partecipi prima con una, poi con un’altra, poi con tutte e due…e alla fine
non ti sorprendi di pensare che forse potrebbero essere la stessa persona.
L’Attesa è proprio un testo per il palcoscenico, per gli attori, pieno d’invenzioni molto riuscite. Tutto è
raccontato con freschezza e con un erotismo naturale nei confronti della vita e del mondo. Alle due attrici
viene richiesta un’ adesione fisica ai personaggi totale, e il loro stare in scena diventa molto sensuale, non
per un finto gioco di seduzione, ma per la loro immersione nel racconto; un racconto sui corpi femminili,
sulla punizione per il desiderio, la punizione di essere donne, sulla maternità, sull’amicizia, sull’amore, sul
piacere, sulla lealtà, sulle differenze di classe… due voci femminili che diventano un gran bel punto di
vista, per portare in scena il nostro sguardo più personale ed intimo.
Il dramma è costruito attorno a due donne che vengono allontanate e rinchiuse per nove mesi per
nascondere entrambe una gravidanza. Si racconta una clausura, un’impossibilità ad uscire e mai, come in
questi tempi, l’idea teatrale, anche semplice, di chiudere due personaggi all’interno di una stanza diventa
vera, reale e sentita» racconta Michela Cescon.
Il personaggio di Cornelia, da me interpretato, è una donna molto nobile, rimasta incinta dopo aver subito una violenza fisica. La sua famiglia decide quindi di recluderla all’interno di una casa di campagna senza concederle nemmeno il conforto di una presenza.
A seguito delle sue richieste le viene concessa la vicinanza di una serva: ne nascerà così una relazione non
soltanto di amicizia ma anche fisica, emotiva, sentimentale che vedrà il susseguirsi dei mesi con la vicinanza dell’una con l’altra. È un testo che parla di donne, di femminilità, di umanità e del senso profondo dello stare al mondo.
Lo definisco un testo esistenzialista, soprattutto il personaggio di Cornelia al quale è affidato il compito di portare avanti un pensiero soprattutto rispetto al senso dell’esistenza. Ha senz’altro una forma di nichilismo che però viene tradita dalla sua giovane età, mentre il personaggio di Rosa è più concreto e
distilla all’interno dello spettacolo perle di saggezza legate al suo essere pragmatico.
Il senso profondo di questo testo è proprio che non ha genere nonostante la figura della donna venga toccata con estrema precisione, ed è anzi ciò che alla fine secondo me verrà più evidenziato e che interesserà di più allo spettatore: cogliere la libertà di cui le donne sono veramente capaci, oltre alla grande generosità e trasversalità che queste possono avere quando si tratta di entrare in contatto con la
propria natura e la propria esistenza ed essenza» racconta Anna Foglietta.
Orario spettacolo: sabato ore 21/ domenica ore 17
intero ridotto
Poltronissima: euro 27,00 + 2,00 prev. euro 25,00 + 2,00 prev.
Poltrona: euro 25,00 + 2,00 prev. euro 23,00 + 2,00 prev.
Galleria: euro 22,00 + 1,50 prev. euro 20,00 + 1,50 prev.
Balconata: euro 18,00 + 1,50 prev. euro 16,00 + 1,50 prev.
TEATRO COMUNALE TRAIANO Corso Centocelle 1 – 00053 Civitavecchia
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botteghino: dal martedì al sabato orari 9.00 -13.00 / 15.00 – 19.00
Apertura in caso di spettacolo: domenica e festivi 16.00 – 17.30