Uno spazio libero e diretto. È quello che la Lista Civica IO AMO SANTA MARINELLA porta ogni settimana ai microfoni di TalkCity Webradio con il suo promotore e fondatore Stefano Marino,
protagonista di un lungo intervento in cui ha ribadito la sua linea di opposizione costruttiva, fatta di segnalazioni quotidiane, denunce documentate e battaglie civiche per restituire dignità alla città.
Marino ha ricordato come il suo impegno non sia quello di “un semplice cittadino”, ma di chi si è candidato alla carica di sindaco e ha ricevuto 316 voti, un mandato morale che lo obbliga a non rimanere in silenzio:
“Il mio oppormi è un obbligo verso chi ha creduto in me. Le denunce non sono mai fini a se stesse: sono accompagnate da video, fotografie, prove. Se poi l’amministrazione interviene e riqualifica i luoghi segnalati, significa che il nostro lavoro è utile”.
Tra i casi citati, l’ingresso degradato dell’area archeologica di Castrum Novum e la pericolosità degli accessi sulla via Aurelia, ma anche la sporcizia diffusa nelle vie cittadine, denunciata con costanza attraverso i social e i comunicati stampa.
Uno dei punti più caldi dell’intervento è stato il debito del Comune con la GESAM, società che gestisce la raccolta rifiuti:
“Il sindaco ha dichiarato che il debito ammonta a 1,2 milioni di euro. Un credito pre-dissesto che parte dal 2013-2017 e che oggi rischia di minare i conti del Comune. Come si fa a pretendere un servizio efficiente se si devono soldi al gestore? È una spada di Damocle che pesa sulle spalle dei cittadini”.
Perché a pagare saranno sempre i cittadini, con più tasse e meno servizi”.
Nel dibattito è emersa anche la situazione politica locale, con un’amministrazione descritta come “in stallo” e con numeri risicati in Consiglio:
“Basta che un consigliere di maggioranza si giri dall’altra parte e il sindaco cade.
Questo significa instabilità e incapacità di programmare il futuro della città.
Non si può governare pensando solo a logiche di poltrona”.
Un nodo centrale è quello del futuro politico del sindaco Pietro Tidei: se davvero intende ricandidarsi, dovrebbe essere sfiduciato entro il 23 novembre, in base alle regole sul terzo mandato.
Una prospettiva che, secondo Marino, rende impossibile qualsiasi programmazione seria:
“Se un sindaco sa di non arrivare a fine mandato, come fa a parlare di progetti per il 2026? Una città non può vivere appesa agli umori di chi governa”.
“Sono sette anni che si promette di intervenire, ma non è stato fatto nulla. Ci sono famiglie che vivono senza servizi primari eppure continuano a pagare tasse altissime. È inaccettabile”.
Nonostante le difficoltà e le critiche, Marino ha ribadito la sua volontà di non arrendersi:
“Io non mi abbatto. Nonostante cattiverie e attacchi, resto in prima linea. Non lo faccio per me, ma per chi ha creduto in un progetto di città più giusta e pulita”.
E se l’amministrazione non riesce a farlo, per Marino “meglio un commissario che almeno lavori senza ricatti politici”.
TalkCity.it Redazione Santa Marinella