Mister, siamo quasi alla viglia dell’ultima giornata di campionato; qual’è l’atmosfera attorno all’ambiente per questo scontro salvezza in casa contro la Dabliu New Team?
Siamo giunti ormai agli ultimi 90 minuti della stagione, la partita è da dentro o fuori, tutti siamo indirizzati verso l’obbiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio anno, ci arriviamo carichi, consci delle nostre potenzialità e della nostra forza e con un briciolo di rammarico per non aver chiuso prima i giochi.. Ma ormai è inutile guardarsi dietro, dobbiamo solo rimanere concentrati e giocare con estrema lucidità, calma e intelligenza.
Quest’anno sicuramente uno dei protagonisti dell’annata è stato Gianmarco Pane, al momento capocannoniere del campionato, com’è allenare questo ragazzo e crede che abbia le carte giuste per poter sognare un futuro nella prima squadra nerazzurra?
Pane è sicuramente uno dei ragazzi che ha fatto bene quest anno, ma non l’unico, ce ne sono tanti che sono cresciuti, che hanno potenzialità enormi; i ragazzi di oggi purtroppo hanno molte distrazioni e poca voglia di sacrificarsi; se il calcio per loro potrà essere un “lavoro” o comunque potrà togliergli soddisfazioni lo dovranno mettere nelle prime posizioni di importanza della vita e non come passatempo ma ripeto, di ragazzi con enormi capacità e potenzialità ce ne sono.
Come ha vissuto personalmente quest’annata da allenatore degli U16 Elite nerazzurri?
Quest’anno è stata una bella sfida che ho voluto vivere; purtroppo lo scorso anno, per varie vicissitudini e un po’ di sfortuna, questo gruppo è retrocesso quindi, venire da una retrocessione non è mai facile, però con il lavoro quotidiano, con il sacrificio e con l’abnegazione ci siamo tolti molte soddisfazioni, giocato ed interpretato ottime gare, siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista, come gruppo, come singoli, come squadra. Di questo devo molto ai ragazzi che si sono messi a disposizione per crescere.
Ci sono varie voci sulla possibile scissione del rapporto di unione fra il Civitavecchia e il DLF; qual’è il suo parere su questa voce uscita fuori negli ultimi giorni?
Di voci ne girano tante, al momento mi concentro esclusivamente sulla partita di domani. Mi limito a dire semplicemente, sull’argomento, che più forze insieme rendono sicuramente più competitiva uno società, un’azienda, un team. Competenze, professionalità, risorse, capacità possono andare di pari passo se tutti rimangono umili, uniti e si mette davanti a tutto il bene di ragazzi, futuri giocatori e città che può competere (come successo negli ultimi anni con i play off raggiunti da gruppi del Civitavecchia) con realtà storiche e granitiche di Roma.
La sua esperienza da allenatore è iniziata da vari anni dopo una grande carriera da calciatore; ti senti ormai diretto totalmente verso questa esperienza e quali sono i suoi obiettivi alla lunga dopo aver intrapreso questa nuova carriera?
Nel calcio giocato ho dato tanto e ricevuto tantissimo; ho iniziato qualche anno fa l’esperienza di allenatore, che sicuramente è tutt’altro e non è detto che un buon giocatore sia un bravo allenatore però mi impegno, mi aggiorno, cerco di trasmettere la passione e l’amore che ho per questo sport ai miei ragazzi. È un “mestiere” stupendo, mi piace e, così come ho fatto da calciatore, do tutto me stesso e cerco di migliorare quotidianamente. Mi auguro che possa togliermi molte soddisfazioni e di essere apprezzato per quello che sono.
S. I.