Un’analisi sull’ultimo incontro disputato dai nerazzurri

“Non può piovere per sempre meteoriti”

Cantava così il rapper sardo Salmo in S. A. L. M. O., una delle sue canzoni più famose, questa frase può descrivere in certi aspetti, la momentanea situazione del Civitavecchia Calcio.

La grande esaltazione iniziale della stagione in questo periodo non sembra essere lo stato d’animo della squadra, complici le vicende extracampo e i risultati, con un allenatore che in questo momento purtroppo non può lavorare con i suoi ragazzi per vicissitudini di salute personale, a cui tutta la nostra redazione fa gli auguri di pronta guarigione.

Ma per parlare dell’ultima gara di campionato è necessario doverla dividere in 2 parti: il pre e il post gol di Carboni per lo 0-1 in favore dell’Aurelia Antica Aurelio:

Prima del gol del classe 2004 la partita è stata tutt’altro che entusiasmante, con poche occasioni per trovare “il bandolo della matassa” realizzativo con una Vecchia che come ha sempre dimostrato, sa gestire bene il possesso ma che ha fatto fatica ad essere pericolosa; cosa che si potrebbe dire anche della squadra ospite che apparte un tiro murato da Paolo Cerroni non ha creato chissacchè quali paure per la porta di Midio.

L’andamento della partita cambia all’improvviso con Carboni che anticipa un giocatore nerazzurro e dal limite dell’area calcia un destro giro bellissimo sul secondo palo su cui Midio può solo guardare la sfera insaccarsi (rete che è stato nominata ufficialmente come miglior gol della scorsa giornata di Eccellenza), da lì però nasce un altro incontro.

La Vecchia si risveglia completamente e l’offensiva dei nerazzurri diventa arrembante tanto che il gol arriva dopo neanche 10 minuti, Menghi in area calcia in una maniera non precisa ma la sfera taglia in 2 la difesa della squadra di Zappavigna e Vittorini va a concludere a rete per il terzo gol in campionato.

Tutte e due le squadre dalla timidezza offensiva del primo tempo prendono coraggio e cominciano a cercare il secondo gol della propria partita: Di Curzio su un cross dalla destra riceve il pallone nell’area piccola ma rimane troppo tempo con esso fra i piedi e lo perde, ancora Menghi da fuori area tenta un tiro che si spegne poco sopra la traversa.

Un Pietrobattista appena entrato va vicinissimo al gol dell’1-2 con un tiro angolato alla destra dell’estremo difensore ma Midio para e manda in corner, questa sarà l’ultima occasione per gli ospiti che da lì in poi dovranno barricarsi in area per sventrare gli attacchi della Vecchia che nascono perlopiù dai calci piazzati battuti da Carta, con uno va lui vicino al gol e con l’altro, nasce la sponda per Ngom che sotto porta in caduta manda fuori.

Qui finisce la partita e ciò che si è appreso dall’incontro è che i nerazzurri creano tante occasioni , ma se ne trasformano in gol troppo poche; una reazione immediata nella situazione creatosi al primo minuto del secondo tempo non è “accessibile” a tutte le squadre ed è un peccato generale che poi si venga colpiti invece al primo vero tiro in porta degli avversari.

Bisogna ritrovare la fiducia del precampionato, non è facile ma se ci si riuscirà la Vecchia potrà ritornare sulla retta via dopo lo sbandamento delle ultime partite, la squadra ha la qualità necessaria per ambire a lottare per un posto in D, la domanda ovviamente rimane tale:

Riuscirà a sfruttarle oppure questi meteoriti continueranno a piovere?

S. I.

Di Simone

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