Nei prossimi anni Fiumicino sarà al centro di un progetto importante che riguarda tutti i cittadini del litorale nord di Roma: lo sviluppo dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” e la riperimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
Due temi delicati che, grazie a un percorso trasparente e partecipato, stanno dimostrando che ambiente e sviluppo possono andare nella stessa direzione.
Il progetto di crescita dell’hub romano non prevede cementificazioni indiscriminate, ma una riqualificazione profonda dell’esistente, con investimenti pari a 9 miliardi di euro, tutti a carico della società di gestione ADR, senza impatto sui conti pubblici.
Tra le novità più rilevanti:
Contrariamente a quanto qualcuno sta cercando di far credere, la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano non verrà ridotta. L’intervento riguarda meno dell’1% del totale (150 ettari su 16.000), ma sarà compensato con nuove aree verdi, più accessibili e valorizzate.
Il principio è chiaro: nessuna perdita di territorio protetto, ma una sua riorganizzazione per renderlo più fruibile, curato e integrato nel contesto urbano.
Sono previsti:
Uno dei punti di forza del progetto è la nascita di un Parco Archeologico di 85 ettari, più grande di Villa Borghese, nella zona sud dell’aeroporto.
Un’area straordinaria, che collegherà il Porto di Claudio e Traiano, Monte Giulio e il Museo delle Navi, permettendo a residenti e turisti di scoprire un pezzo importante della nostra storia, in un ambiente rigenerato e accessibile.
Il Masterplan di Fiumicino, attualmente in fase di dibattito pubblico, vuole dimostrare come sia possibile crescere rispettando il territorio. Anzi, può diventare una risorsa per i cittadini, migliorando servizi, occupazione e vivibilità.
Corrado Orfini