Tanti personaggi in campo per una sola poltrona… troppi personalismi al posto di idee e progetti

Manca la sintesi… una battuta che sembra uscita da un film di Nanni Moretti, senza scomodare Hegel. E’ la fotografia della situazione a Civitavecchia in vista delle prossime elezioni amministrative.

Una corsa in avanti di tanti contendenti che non riescono a mettere da parte i personalismi a favore di idee e progetti. Un problema che vive sia la destra che la sinistra; ma anche il M5S che, spaccato, candida ufficialmente Enzo D’Antò al quale mancheranno i voti (sembrano molti) che andranno a Roberta Galletta.

Ieri l’ufficializzazione del candidato Massimiliano Grasso, al momento civico anche se il suo progetto potrebbe essere avallato da Fratelli d’Italia.

Quindi il quadro, in vista dell’incontro romano tra i vertici dei tre partiti al Governo Nazionale, sarebbe completo con Ernesto Tedesco in quota Lega e Paolo Poletti voluto fortemente da Forza Italia.

Una sola cosa potrebbe differenziare i tre contendenti; al netto della dichiarazione del Generale Poletti di candidarsi comunque, anche con le sue sole liste civiche, Grasso e Tedesco, nel caso in cui non fossero scelti, si candiderebbero?

Ieri c’era molta gente ad applaudire Grasso, gente che probabilmente lo voterebbe a prescindere. Come motiverebbe il leader della Svolta, oggi Civitavecchia2030, un suo ennesimo passo indietro?

Progetti tutti validi per la Civitavecchia del futuro, ma idee diverse sui personaggi rappresentativi di una e dell’altra parte. Si, manca la sintesi!

A sinistra continuano a nascere liste che si inseriscono manifestando una voglia di esserci, ma mischiando sempre più le carte. Se l’unico trait d’union fosse il dictat “battere la destra” bisognerà fare poi i conti con il rapporto (inesistente) di realtà così vicine idealmente ma lontane anni luce nella realtà.

Si, manca la sintesi!

C. O.

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