Claudio Storani, direttore del Cineteatro “Sala Buonarroti” fa chiarezza sulle notizie in merito all’ipotetica programmazione apparsa sui social
“Non è opera mia” afferma infatti Claudio Storani: a quanto sembra, l’ente san Giovanni Bosco di Roma avrebbe infatti serrato le porte del cinema che da quasi dieci anni Storani gestiva e programmava, “con un atto arbitrario e sorprendente, senza nessuna comunicazione scritta”.
L’impedimento lascia sconcertati gli spettatori che per anni hanno avuto un luogo di cultura di riferimento e che ora si ritrovano privati di questa importante risorsa del territorio civitavecchiese.
Inoltre il Responsabile della Sala Buonarroti coglie l’occasione per sfogarsi con gli spettatori affezionati:
“Sono stati per me giorni difficili, pieni di dolore e di indignazione, dopo tanti anni passati a investire il mio tempo, le mie conoscenze e le mie risorse economiche su uno spazio che si voleva, di comune accordo con i direttori salesiani locali, di grande partecipazione, prestigio e inclusività”.
Tuttavia non tutto è perduto: a muoversi in prima linea in difesa della libertà culturale e di conoscenza sono stati proprio quegli stessi spettatori affezionati, cittadini e cittadini che hanno dato vita ad un comitato che nei prossimi giorni si attiverà per stravolgere questa situazione, difendendo il cinema di Civitavecchia.
N. C.