La società ha voluto smentire alcune dichiarazioni fatte dall’allenatore della Coser in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi

La Nautilus non ci sta e in mezzo a tante polemiche riferite ai giornali invece che attraverso i canali opportuni, vuole fare chiarezza sulle questioni che in questi giorni sono state sollevate senza chiarezza e completezza durante un’intervista rilasciata a Trc dall’allenatore della Coser Fabio De Santis.

Fanno sapere dal CDA della Nautilus: “Abbiamo apppreso il senso di sportività espresso in una recente intervista rilasciata a Trc dall’allenatore della squadra di nuoto della Coser Fabio De Santis. Riteniamo che sarebbe stato opportuno che questo stesso senso di sportività si fosse avuto circa due anni fa quando, contro qualsiasi regola sportiva, il sig. De Santis insieme agli altri responsabili della società natatoria Coser, Parisi e Muzi, hanno deciso di rinunciare al titolo di serie A2 di pallanuoto femminile, anziché
decidere di lasciarlo ad altre società o al Comune come prassi avrebbe voluto.

Nella stessa intervista lo zelante tecnico, sempre nel segno della sportività, manifesta il piacere di avere l’opportunità di convivere nello Stadio del nuoto con tutte le altre società che svolgono attività agonistica; cosa apprezzabile ma omette di dire che, sempre di proprietà del Comune, è anche la piscina di via Maratona, gestita dalla Coser, dove mai è stato posto lo stesso criterio.

Ciononostante, come affermato dal Presidente Muzi, la piscina di via Maradona, da 38 anni é gestita dalla stessa Coser, una finestra di tempo che entra in contrasto con il vigente regolamento comunale per la gestione degli impianti sportivi che prevede che in tutti i casi la gestione degli impianti non possa essere superiore ai 15 anni.

Inoltre, per dirla tutta, non ci sembra sportivo né conveniente per la città che la Nc quest’anno non faccia la scuola nuoto– attività fondamentale per una città come Civitavecchia e soprattutto per la crescita del movimento natatorio- e che per giunta lasci il tutto alla Coser che, nella fattispecie del caso, potrà così gestire la scuola nuoto in regime di monopolio.

Un quadro questo che ci appare poco limpido e dietro cui sembrerebbe esserci un possibile accordo riservato nel solo beneficio delle parti contraenti.

Riceviamo e pubblichiamo.

Di Simone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *