Il mandato di Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, è ormai in scadenza, e con esso si apre il dibattito su chi prenderà le redini di Molo Vespucci per i prossimi cinque anni.
Mentre la stampa locale e i corridoi istituzionali iniziano a far circolare i primi nomi, la partita appare ancora aperta, sebbene già intrisa di speculazioni e ipotesi.
Tra i nomi emersi con insistenza negli ultimi giorni, spicca quello di Andrea D’Angelo, figura ben conosciuta nell’ambiente e ritenuto un possibile candidato autorevole per il ruolo. Tuttavia, il panorama delle candidature potrebbe essere più ampio e articolato di quanto si voglia far credere.
Un altro nome che potrebbe inserirsi nella corsa è quello di Massimiliano Grasso, attualmente responsabile dell’ufficio stampa di Molo Vespucci.
Grasso, con la sua esperienza sul campo e la profonda conoscenza delle dinamiche portuali, sembra avere tutte le carte in regola per ambire alla guida dell’ente.
Nonostante ciò, il suo nome è stato finora poco menzionato dalla stampa locale, che sembra preferire concentrare l’attenzione su altri potenziali successori.
Tra l’altro potrebbe avere il consenso di Fratelli d’Italia, il partito che lo ha candidato a Sindaco di Civitavecchia. La sconfitta elettorale potrebbe aprirgli la strada per una poltrona altrettanto importante.
Ovvio che oltre a questi due nomi potrebbe inserirsene uno nuovo all’ultimo momento che accontenterebbe (…o scontenterebbe..) tutti.
E Pino Musolino? Nonostante il presidente uscente sembri ancora nutrire la speranza di una riconferma, questa appare sempre più remota.
La sua “fiammella” di possibilità, come molti la definiscono, viene ignorata dai più, lasciando intendere che il prossimo capitolo del porto di Civitavecchia sarà scritto da un nuovo leader.
In molti hanno visto il decreto firmato da Musolino per la sospensione delle tasse portuali come un problema per chi lo succederà, che si troverà molti meno soldi ed un bilancio precario.
Il ruolo del presidente dell’Autorità Portuale è cruciale per il futuro di Civitavecchia, un porto strategico per il traffico passeggeri e commerciale, nonché per la connessione con il tessuto economico locale e internazionale.
La prossima guida dovrà affrontare sfide complesse, tra cui il potenziamento delle infrastrutture, la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e la competizione con gli altri scali del Mediterraneo.
C. O.
Massimiliano Grasso