Nel suo intervento il Presidente dell’AdSP stigmatizza la troppa velocità nelle operazioni portuali: “Non può essere l’elemento cardine del profitto”

Sempre presente ad ogni nostro invito, questa mattina il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino è stato ospite sul Canale Social TalkCity TV.

“Un Dirigente di un Ente Pubblico -ha detto- deve sempre metterci la faccia. Anche all’indomani di un evento così tragico come quello accaduto venerdi scorso”

Proprio della sicurezza nel Porto si è parlato in diretta. “Non può esserci scarsa attenzione alla sicurezza, ma impossibile avere attività umane a zero rischi… quelle portuali ancora meno. L’ultimo evento drammatico a Civitavecchia 44 anni fa. L’AdSP è in prima linea come organo di controllo; abbiamo convocato la seconda riunione del Comitato di sicurezza pubblica portuale per martedi prossimo, chiedendo agli operatori una lista puntuale di azioni e limiti, ognuno nelle proprie competenze”.

Entrando nello specifico il Presidente ha dato una propria visione sul problema sicurezza, come sempre senza peli sulla lingua: “Abbiamo portato le nostre problematiche anche al Ministero -ha detto- Il lavoro portuale ancora non è considerato come “lavoro usurante” e questo va cambiato. Per me l’elemento più importante è la formazione. Il portuale deve essere formato e controllato”.

“Nella mia carriera -ha continuato Pino Musolino- non avevo mai vissuto un evento così tragico, e sono rimasto molto scosso. Noi facciamo continuamente ispezioni, e a volte veniamo criticati dagli stessi che chiedono le ispezioni per essere troppo precisi.

La riflessione va fatta in termini più ampi. Va studiato il ciclo del profitto e del guadagno nelle operazioni portuali. A livello globale, internazionale, la velocità nelle operazioni portuali è diventata un elemento cardine del profitto e spesso gli operatori hanno tempi di occupazione così brevi da non avere tempo di maturare quella esperienza fondamentale per evitare eventuali problemi, fino ad arrivare alla disgrazia.

Il mero profitto economico non può essere l’unico elemento di valutazione dell’efficienza di una operazione portuale.”

Corrado Orfini

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