Il porto di Civitavecchia, snodo cruciale per il traffico commerciale e passeggeri del Mediterraneo, si trova in una fase di profonda incertezza a causa della mancata designazione del nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale.
Le Commissioni Trasporti di Camera e Senato, infatti, hanno deciso di rinviare l’espressione del parere sulle nomine in corso, incluso quella di Molo Vespucci.
Il rinvio è avvenuto sia durante la seduta della Commissione alla Camera che in quella al Senato.
A pesare sulla decisione è stato l’orientamento, condiviso da entrambi i rami del Parlamento, di procedere con un’unica votazione per tutte le nomine ancora pendenti.
«Il presidente propone – recita la comunicazione del senatore Fazzone, Presidente della Commissione Trasporti –
che al fine di conformarsi a quanto già convenuto dalla omologa Commissione della Camera dei deputati le votazioni di tutte le proposte di nomina relative ai Presidenti delle Autorità di sistema portuali non ancora concluse abbiano luogo una volta che il Governo avrà completato la trasmissione di tutte le proposte alle Camere»..
Questo rinvio, sebbene tecnicamente non vincolante per il Governo ai fini delle nomine, di fatto congela l’intero processo decisionale, lasciando il porto di Civitavecchia – già commissariato – senza una guida politica e gestionale stabile.
Il nodo ora è chiaramente politico, ma le conseguenze sono operative: la mancanza di una figura apicale rallenta le scelte strategiche, i progetti infrastrutturali e l’attrazione di investimenti, proprio mentre il contesto internazionale accelera sull’ammodernamento portuale.
Le certezze degli ultimi mesi, tipo quella che vorrebbe in quota Fratelli d’Italia la nomina, a questo punto vacillano, rimettendo in gioco anche le altre forze politiche al Governo, in primis la Lega del Ministro Matteo Salvini.
C’è chi darebbe per certa la nomina entro il mese di Giugno, ma il timore degli operatori del settore è che il porto resti commissariato fino al 2026, con ripercussioni negative sull’efficienza dello scalo e sull’intero tessuto economico locale.
Il porto di Civitavecchia è coinvolto in progetti chiave per la transizione ecologica e il rilancio del traffico merci e passeggeri, ma senza una governance stabile, l’attuazione rischia di rallentare.
Serve un segnale chiaro, rapido e deciso per restituire al porto di Civitavecchia la leadership necessaria ad affrontare le sfide future e continuare a svolgere il suo ruolo strategico nel sistema logistico nazionale ed europeo.
TalkCity.it Redazione