La Corte dei Conti ha stabilito che non c’è colpa grave e gli ultimi due imputati, l’ex presidente Di Majo e l’ex segretario generale Macii, sono stati scagionati.
Le indagini sono partite da una nota del 6 novembre 2019 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’ex presidente ha anche incaricato il segretario generale di verificare la regolarità degli assegni.
La Macii ha avviato una verifica dei costi del personale e ha proposto una revisione degli emolumenti.
N. C.