come l’Amministrazione comunale possa dichiarare che il proprio obiettivo è quello di preservare le aree
verdi se poi afferma che 37 ettari di bosco,
realizzato da Enel quale prescrizione ambientale per l’autorizzazione della riconversione di TVN, possano
essere eliminati. In cambio di possibili investimenti sul Territorio: ma a quale prezzo?
E’ vero che non si possono rifiutare le opportunità di lavoro che si presentano in tempi di crisi ma è altrettanto vero che il potenziamento dell’attività di automotive può essere sviluppata su altre aree libere e disponibili nella stessa zona.
Passiamo a un altro aspetto sottolineato dal comunicato dell’amministrazione e cioè che questa “area a
verde non è riuscita a svilupparsi completamente”.
Non è chiaro il significato. Sembrerebbe solo una giustificazione alquanto banale per concludere che quel bosco, realizzato durante l’amministrazione con sindaco Cozzolino, debba essere abbattuto ad ogni costo con idee avveniristiche sullo spostamento di oltre 14.000 piante in altro sito ignoto.
L’Amministrazione si fa forte dell’avversità citando un parere datato (2012) dell’ing. Guarascio il quale per la verità non esprime una contrarietà alla realizzazione del bosco ma alla futura destinazione di quell’area da un uso diverso da quella industriale per le seguenti motivazioni:
Queste osservazioni vengono superate dalla chiusura dell’attività della centrale stabilita per il prossimo 31
dicembre 2024.