“Nonostante il nostro Sistema portuale sia tra i più importanti d’Italia, con lo scalo civitavecchiese inserito nella Core network della Rete TEN-T, stiamo purtroppo registrando, oserei dire subendo, la totale assenza di una Politica (la P grande non è un caso) territoriale a supporto dello sviluppo logistico-portuale e industriale. Ovunque in Italia, meno che qui.
Parliamoci chiaramente, il porto se non adeguatamente supportato, non può da solo attrarre ed incrementare quei traffici atti a creare le condizioni di reale sviluppo economico e sociale del territorio.
Ad oggi, parlando di Civitavecchia, abbiamo un retroporto che necessita di interventi di amministrazione urbanistica per potersi considerare, concretamente e strategicamente, come retroporto. Non ci sono attualmente le condizioni urbanistiche per attrarre nuovi insediamenti produttivi e senza di essi i traffici non aumentano.
Nessun atto, neanche di indirizzo è stato prodotto per tutelare il principale traffico, e forse fonte di ricchezza, del porto e della città vale a dire quello del crocierismo. Se da un lato assistiamo al nulla rispetto a questo delicato tema dall’altro registriamo, purtroppo, anche la totale assenza di una politica turistica locale che sappia valorizzare questo traffico.
L’unica cosa a cui stiamo, invece, assistendo è la gara tra chi si intesta la “medaglia” del merito per il completamento della Civitavecchia-Orte, tra l’altro commissariata.
Non è certo tramite comunicati stampa roboanti che si affrontano i problemi. Anche perché non ricordiamo tutti questi politici al nostro fianco durante le varie iniziative e manifestazioni che si sono susseguite negli anni per ottenere il completamento di questa arteria stradale così importante per il nostro territorio.