Un secondo comunicato ad una settimana dall’Assemblea dei Soci: “La politica non deve decidere la nostra sorte”

<<Nei giorni 23 e 24 ottobre 2023 è stata convocata l’assemblea dei soci della cooperativa Telecivitavecchia. I soci saranno chiamati ad approvare la decisione del Consiglio di Amministrazione di accogliere una delle due proposte di sostegno pervenute.

Un accoglimento arrivato senza tenere conto, così come era stato pubblicamente affermato, del nostro giudizio, quindi di quello della maggioranza dei soci lavoratori.

Quella proposta trova la nostra contrarietà.

Viene spacciata per accordo commerciale e prevede invece l’ingresso in consiglio di amministrazione di persone fissate dal soggetto proponente, che avrà anche il diritto di scelta del nuovo presidente. In sede di valutazione non è stata valutata la consistenza economica dei soggetti che avevano presentato le proposte.

Noi sottoscritti soci lavoratori, che viviamo e dovremmo vivere dello stipendio della cooperativa, ci sentiamo assolutamente garantiti dalla proposta che è stata invece non accolta dal consiglio di amministrazione, per una scelta che, a nostro parere, è stata solo di natura politica, così come altre avvenute nel recente passato.

Ci rivolgiamo quindi a Voi, soci non lavoratori della cooperativa Telecivitavecchia.

A voi che avete un’altra attività, un altro lavoro, che magari potete contare su una discreta pensione con la quale affrontare la vecchiaia. Pensate a noi, a chi sono mesi che non percepisce lo stipendio e che avrà il futuro condizionato dalla decisione che si prenderà in assemblea.

Ci rivolgiamo soprattutto ai nuovi soci che l’attuale consiglio di amministrazione ha accolto due anni fa e che sono tutti in qualche modo legati al Partito Democratico, perché quasi tutti appartenenti alla Direzione del Partito.

Gli chiediamo come giudicano la decisione di chiudere un accordo che creerà di fatto un monopolio dell’informazione a Civitavecchia, quel monopolio che tanto contestavano a Berlusconi e che adesso andrebbe a privilegiare il rapporto con uno dei papabili candidati del centro destra alle prossime elezioni comunali.

Il Partito Democratico dovrebbe essere garante della democrazia e dei diritti dei lavoratori e intreccia la sua storia con quella del movimento cooperativo: il 23 e il 24 ottobre ascoltino le ragioni dei lavoratori e non quelle di partito.

Perché TRC appartiene alla città e al territorio, a chi ci lavora e ne ha fatto la storia e non a una singola forza politica.>>

I soci lavoratori della cooperativa TELECIVITAVECCHIA. Dario Curcio, Adrian Montagnani, Marco Mondelli, Alessandra Sacco, Maria Luisa Tufoni

Riceviamo e pubblichiamo

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