Più volte abbiamo sottolineato di come la classe politica possa essere rappresentativa di una comunità. Non ci si può lamentare di un’amministrazione scelta democraticamente attraverso il voto. E, soprattutto, non si può lamentare chi a votare non ci va, visto che il partito dell’astensionismo è sempre più numeroso.
Poi c’è il problema politico; di come un Sindaco possa essere espressione del partito che lo ha candidato, diventandone poi succube. I partiti sono importanti, intendiamoci, ma rischiano di far pesare troppo scelte di scuderia a scapito di interessi della comunità.
In questi giorni stiamo assistendo al “tira e molla” di Fratelli d’Italia e Lega (visto che Forza Italia ha scelto di appoggiare una candidatura civica) che non trovano condivisione su un nome valido da candidare a Sindaco.
Di nomi nel centro-destra ne sono circolati diversi, tutti molto validi. Nomi di personaggi stimati a Civitavecchia che però, probabilmente, non sono abbastanza rappresentativi del partito che li ha proposti.
Lo ripetiamo, i prossimi cinque anni saranno epocali e la città non può permettersi di sbagliare il “condottiero”.
L’Enel che saluta, e con lei i contributi economici e tanti posti di lavoro, lasciando un vuoto economico che rischia di mettere in ginocchio la città.
Il Porto che dovrà gestire, lavorando in collaborazione con la prossima Amministrazione cittadina, numeri importanti per il Giubileo 2025; cercando di far arrivare economia in città.