Una generazione di giornalisti locali, cresciuta negli studi di RTA TeleAgylla, che oggi piange la morte del “Maestro”

C’era una volta RTA Tele Agylla, emittente storica non solo del Litorale a nord della Capitale, ma tra le prime TV private in Italia. Pochi mezzi, tanta passione; soprattutto quella del grande direttore Vittorio Moreschini.

Tra i tanti giornalisti che muovevano i primi passi, c’era il professionista, già all’epoca in veste di “chioccia”, Alberto Sava. Oggi, per la scomparsa del “maestro” i ragazzi di quel tempo vogliono con piacere ricordare il giornalista che, con i suoi consigli, ha visto crescere tutta una generazione di bravi professionisti.

Ricorda molto commosso di lui Vittorio Moreschini: “Alberto è stato un mio grande amico; il primo giornalista ad approdare nella mia emittente quando, a metà anni ’70, si chiamava ancora Etruria TV. Portò subito tanta professionalità avendo maturato esperienze nelle televisioni romane. Di lui ho solo ricordi positivi, l’ultimo 5 anni fa alla cena del mio 80mo compleanno. Ciao Alberto”

Anche il Direttore di OrticaSocial.it, Gianni Palmieri, non nasconde la commozione: “Sotto la sua guida ho avuto l’onore di collaborare con un quotidiano storico come “Momento Sera”, di condurre trasmissione televisive per oltre dieci anni su Rta Tele Agylla, di lanciarmi nel mondo del giornalismo con la consapevolezza di avere sempre un punto di riferimento.

Anche quando si divisero le strade professionali agli inizi degli anni novanta rimase con Alberto un rapporto di profonda amicizia, mi onorava che si definisse il mio fratello maggiore.”

Alberto Sava

Nella “banda” di ragazzotti che orbitavano negli studi di TeleAgylla un, all’epoca giovanissimo, Giampiero Baldi, noto giornalista sportivo: “Ho appreso con tristezza la scomparsa di Alberto che conoscevo da 30 anni ho collaborato per alcuni anni con il suo giornale e devo dire che ho condiviso con lui alcuni fatti di cronaca accaduti nel nostro territorio Oggi per me è un giorno triste perché perdo un vero amico”.

Sincero, ma ugualmente commosso, il ricordo di Furio Falvo: “Non ho mai considerato Alberto un amico, non avremmo potuto esserlo per incompatibilità caratteriali. Era un personaggio difficile, ma la sua intelligenza arguta, unita ad una simpatia tipica del napoletano, me lo fanno ricordare con piacere; mi vengono in mente momenti indimenticabili vissuti insieme a Tele Agylla. Buon viaggio Alberto”

Un personaggio di punta di RTA Tele Agylla il Maestro Augusto Travagliati, all’epoca ragazzo, che ricorda con piacere gli anni in cui ha frequentato la redazione guidata da Alberto Sava: “Caro Alberto, dalla Radio alla Tv e alla carta stampata hai dato un contributo fondamentale al Giornalismo del Territorio. Grazie per il Tuo insegnamento durante l’esperienza insieme. Ciao Alberto.”

Molto più giovane, all’epoca di Tele Agylla era un bambino, ma cresciuto anche lui con gli insegnamenti di Alberto Sava, il corrispondente locale del Messaggero Emanuele Rossi: “Ho conosciuto Alberto quando ho iniziato a scrivere per il Messaggero nel 2005.

Leggevo sempre i suoi articoli, a dire il vero graffianti e con un stile inconfondibile, spesso pungenti in riferimento alla politica. Ci siamo spesso confrontati sui temi del territorio, a volte è capitato anche di avere idee diverse, come del resto può accadere tra professionisti che amano questo mestiere, ma Alberto non mollava mai una virgola e trovava sempre le parole giuste in ogni occasione.

Il territorio ha perso un punto di riferimento. Ci eravamo sentiti alcuni giorni fa al telefono, era un attento osservatore dei fatti con una grande capacità di analisi. Ironico e deciso con la penna in mano, lo ricordo così. Ciao Alberto”.

C. O.

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