Al tonfo del Civitavecchia fanno da contraltare le due compagini del litorale Nord: i rossoblù fermano la Boreale, il Cerveteri fa il colpaccio sul prato della W3

Si avvicina l’epilogo del campionato nel girone A, dove solo 90 minuti ci separano ormai dalla classifica definitiva. Verdetti in parte già presi nella parte più alta della classifica: l’Anzio, vincente dopo una sfida incredibile sul campo del Quarto Municipio, è a un punto dalla matematica vittoria del campionato. Segue la Boreale, fermata sull’1-1 da un Ladispoli non ancora arresosi ai playout, che potrebbe clamorosamente evitare nell’ultima giornata.

Resta fuori dalle prime due il Civitavecchia, sconfitto in trasferta dalla Pol. Cimini, abile a rimontare la gara dopo un buon avvio dei nerazzurri. Non fa punti anche la W3 Maccarese, battuta in casa da un Cerveteri prossimo, ma non ancora certo dei playout (serve un distacco non superiore agli otto punti tra 14^ e 15^), che potrebbero essere decisivi per stabilire il futuro della squadra.

Sale al quinto posto l’Aurelia Antica, che col 3-2 sul Campus Eur nel derby romano supera il CS Primavera, bloccato sullo 0-0 dall’Indomita Pomezia, formazione condannata alla Promozione.

Si avvicina alla squadra di Aprilia anche l’Unipomezia, artefice di una prestazione super a Lavinio, dove i pometini sono riusciti a siglare addirittura sette reti, condannando il Falaschelavinio alla retrocessione.

Vince e si salva l’Astrea, mentre è un marasma vero e proprio quello dall’11^ alla 15^ posizione: il Nettuno vince un match decisivo, ma occorre aspettare l’ultima giornata per confermare chi delle 4 squadre dovrà giocarsi i playout e chi resterà in Eccellenza senza passare dagli spareggi.

QUARTO MUNICIPIO – ANZIO 3-4

Dopo una partita al cardiopalma l’Anzio sale a un solo punto del titolo. A Casal Bruciato i neroniani giocano una gran gara, partendo subito bene ma ciò nonostante sono i padroni di casa a colpire, trovando il vantaggio al 28’ con Di Rollo. Gli ospiti reagiscono immediatamente e riescono a ribaltare la gara in soli 5 minuti, prima con Gennari, poi con Regolanti. Il 3-1 di Bencivenga sembra chiudere del tutto i conti, ma i biancorossi ci credono e nel secondo tempo riescono a riacciuffare la gara. A dieci minuti dal termine ci pensa il colpo di testa di Fusaroli a riportare l’Anzio sull’ormai definitivo vantaggio.

ACADEMY LADISPOLI – BOREALE 1-1

La Boreale ottiene un buon punto a Ladispoli, che le consente di avere ormai la certezza di un posto nelle prime due. Il Ladispoli, passato in svantaggio nel primo tempo per il gol di Toscano, ex della sfida, la riprende nella ripresa con il gol salvavita di Pietrobattista. La sfida con l’Astrea di Domenica prossima ora vale l’intera stagione.

POL. FAVL CIMINI – CIVITAVECCHIA CALCIO 2-1

Soffre il Civitavecchia a Vignanello, dove in extremis sono proprio i padroni di casa a prevalere. L’avvio di gara sorride alla squadra di mister Caputo, brava a sbloccarla con Vittorini e vicina al raddoppio sempre con il numero 7. Il pari sul finire del primo tempo è una doccia gelata per i nerazzurri, meno brillanti nella ripresa e spesso messi alle corde dall’avversario. I gialloneri infatti giocano meglio nei secondi 45 minuti e in pieno recupero trasformano con Lazzarini il rigore conquistato da Cuccioletta, marcando la rete del 2-1.

W3 MACCARESE – CERVETERI 1-2

Una vittoria esterna importantissima del Cerveteri tiene in piedi il discorso playout. La W3 Maccarese, dati gli esiti sugli altri campi, con una vittoria sarebbe stata ancora in lotta per le prime due posizioni, ma un Cerveteri corsaro, trascinato dalle reti di Patrascu e Cobzaru, riesce a mettere sotto i bianconeri al termine di 90 minuti equilibrati, in cui si è deciso tutto nella ripresa.

AURELIA ANTICA AURELIO – CAMPUS EUR 3-2

Come quasi sempre in questa stagione l’Aurelia Antica si dimostra una grande squadra nel suo stadio. Contro un Campus Eur lanciato dalla possibilità di una vittoria, per allontanare subito la zona arancione, i padroni di casa soffrono più del previsto a livello difensivo, subendo in modo rocambolesco la rete di Amadio, poi quella di Visconti. Guidati da un reparto offensivo sempre molto pronto, i locali riescono comunque a prevalere, lasciando a 0 il dato delle sconfitte interne.  

INDOMITA POMEZIA – CENTRO SPORTIVO PRIMAVERA 0-0

Alla “Selva dei pini” finisce a reti bianche il match tra Indomita e Centro Sportivo Primavera. Gli ospiti, costretti a sopperire ad alcune assenze pesanti, non riescono a sfondare, nonostante una gara all’attacco. I gialloneri, nonostante l’ormai matematica retrocessione, si impegnano per regalare ai propri tifosi un’ultima prova di orgoglio e riescono ad uscire indenni.

FALASCHELAVINIO – UNIPOMEZIA 2-7

Vittoria roboante dell’Unipomezia: a salire in cattedra è ancora una volta bomber Rossi, grande protagonista di giornata con una tripletta. L’attaccante spezza gli equilibri insaccando un gran diagonale che bacia il palo prima di infilarsi in rete. I padroni di casa vacillano con i rossoblù che sferrano il colpo del ko al 42’ con Di Bari. Il rigore trasformato da Nanni a fine primo tempo ha tutte le sembianze di un mero fuoco di paglia perché nella ripresa l’Unipomezia dilaga, trovando altre cinque reti.

FIANO ROMANO – ASTREA CALCIO 0-3

Netta vittoria dell’Astrea che ottiene la salvezza. I biancocelesti sul terreno di Riano dimostrano la propria superiorità fin dal primo tempo, passando subito avanti con Castro. La doppietta del numero 10 chiude la gara nella ripresa; in extremis la rete di Del Monte arrotonda ulteriormente il risultato e consente all’Astrea di giocare a mente libera l’ultima gara, decisiva per il Ladispoli.  

NETTUNO – VIS SEZZE 2-1

Un Nettuno da subito deciso a far bene si prende l’intera posta in palio contro il Sezze, iscrivendosi al pazzesco finale di campionato con le altre tre squadre sul ciglio della zona playout. Partono bene i padroni di casa, che la sbloccano dopo soli 4 minuti grazie a Caronti e timbrano il 2-0 con D’Auria 5 minuti più tardi. La Vis si riorganizza e comincia a tenere testa all’avversario, ma il gol per sperare nella rimonta arriva troppo tardi.

Matteo Lispi

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