Bracciano. Vespa germanica assedia un centro sportivo: campo tennis chiuso per mesi

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2025-10-28 | 11:58h
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2025-10-28 | 11:58h
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Dino Tropea
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Incredibile! Oltre 30mila insetti hanno aggredito i tennisti e reso inutilizzabile il campo per settimane

A Bracciano, in un centro sportivo poco distante dal lago, lo sport ha ceduto il passo a un nemico inaspettato: una colonia di Vespula germanica, le cosiddette vespe germaniche, ha preso possesso del terrapieno a bordo campo, trasformandolo in una vera fortezza.

Secondo quanto riportato da molteplici fonti e confermato da diversi esperti intervenuti sul posto, il nido si sarebbe sviluppato attraverso un piccolo foro nel muro laterale, portando alla formazione di una colonia stimata in oltre trentamila esemplari.

Le vespe, in difesa del nido, hanno cominciato ad attaccare i giocatori. Le partite venivano interrotte da punture improvvise, le palline che urtavano il muro scatenavano sciami interi.

Nessuno riusciva più a giocare in sicurezza.

«I vespidi hanno sfruttato quel piccolo varco nel cemento per entrare nel terrapieno e costruire una struttura profonda, con più uscite, praticamente inespugnabile», ha spiegato Andrea Lunerti, naturalista ed esperto in controllo della fauna, chiamato dai gestori del centro per una bonifica professionale.

I primi tentativi di allontanare gli insetti erano stati autonomi: bombolette spray, schiume repellenti, barriere improvvisate. Ma tutto si è rivelato inutile.

La colonia era diventata troppo numerosa, troppo organizzata. Non restava che abbandonare il campo, chiudere l’area e attendere l’intervento degli specialisti.

I lavori di bonifica si sono conclusi nei giorni scorsi. Il nido è stato rimosso, il muro messo in sicurezza, l’area sanificata.

Ora il campo è tornato fruibile, ma l’esperienza ha lasciato il segno. «Abbiamo perso mesi di attività», ha commentato uno dei gestori, «ma almeno nessuno si è fatto seriamente male».

La presenza massiccia della vespa germanica, un insetto sociale aggressivo e in grado di nidificare in cavità urbane, lancia un segnale chiaro: l’ambiente urbano e quello naturale convivono, ma serve più attenzione.

Una piccola fessura in un muro può trasformarsi in un varco pericoloso. E la prevenzione, spesso trascurata, resta l’arma più efficace.

Per i tennisti di Bracciano non è solo la fine di un’emergenza: è il ritorno alla normalità, a un gesto semplice come servire una palla senza paura.

E per tutti gli altri, un’occasione per alzare lo sguardo, controllare quel vecchio muro e imparare ad ascoltare ciò che ronzava sotto la superficie.

Dino Tropea. TalkCity.it Redazione

Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.

Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.

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