Centinaia di studentesse e studenti degli istituti Vian e Paciolo, insieme a docenti e cittadini del territorio, sono scesi in piazza in occasione della mobilitazione nazionale per la Palestina.
I partecipanti hanno chiesto la fine del genocidio a Gaza e l’immediata cessazione degli attacchi militari da parte di Israele.
La manifestazione si inserisce in un percorso di mobilitazioni che, da tempo, coinvolge studenti in tutta Italia, nelle piazze, nelle scuole e nelle università, al fianco del popolo palestinese.
Il corteo è iniziato con un picchetto davanti al Liceo Vian, dove campeggiava uno striscione con la scritta: «Non si ferma il vento. Siamo Global Sumud Flotilla».
Successivamente, i manifestanti si sono spostati in piazza Don Cesolini, luogo di ritrovo principale, dove si sono alternati gli interventi di studenti, insegnanti, professori, genitori e cittadini che hanno scelto di aderire alla mobilitazione.
La protesta è poi proseguita fino a piazza del Comune di Bracciano. Proprio qui, qualche girono fa, è stata approvata la mozione “Ripudia la guerra, Bracciano per la Pace“, a sostegno di un impegno istituzionale contro i conflitti.
«Le scuole devono essere il luogo in cui si ripudia ogni forma di guerra». Così ha dichiarato Aureliano Bucci, rappresentante della Rete degli Studenti Medi di Bracciano e del territorio sabatino.
«Serve una netta condanna da parte degli istituti scolastici verso il genocidio, così come l’interruzione di rapporti con realtà che lo sostengono».
Bucci ha poi aggiunto: «Il Governo Meloni continua a girarsi dall’altra parte. Nel frattempo il Ministro Valditara, tramite la Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, nega la possibilità di avere momenti di confronto sul tema all’interno delle scuole. Valditara, non fermerete il vento».
Giorgia Iacomelli Redazione Talkcity.it