Prosegue senza sosta, da parte della Polizia di Stato, l’attività di prevenzione e repressione dei reati inerenti alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato “Albano Laziale” hanno arrestato per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale tre ragazzi, un 20enne turco e due italiani di 19 e 22 anni.

I poliziotti in borghese, in zona Pavona, hanno notato una moto con targa parzialmente coperta e due persone a bordo che stava sfrecciando su viale Tiziano.

Insospettitisi, hanno quindi deciso di seguirla al fine di procedere ad un controllo. I due conducenti, però, dopo essersi fermati nella vicina via Leonardo da Vinci e accortisi della presenza dei poliziotti, si sono subito dati alla fuga.

Dei due, il passeggero è sceso dalla moto correndo verso le palazzine popolari lì presenti, mentre il centauro, sgommando, si è dato alla fuga col mezzo a due ruote.

Le due vetture del Commissariato si sono quindi divise, una è partita all’inseguimento della moto che, dopo una breve ma pericolosa corsa, è stata bloccata in via Modena, mentre l’altra ha inseguito l’uomo che era fuggito a piedi.

Questo è stato rintracciato mentre tentava di nascondersi all’interno dell’abitazione del ragazzo di origini turche, che risultava sottoposto agli arresti domiciliari.

Di conseguenza, a seguito di perquisizione domiciliare sono stati rintracciati diversi panetti di sostanza di tipo hashish, del peso complessivo di 1 kg circa.

Tutti e tre i sospettati sono quindi stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio, oltre al reato di resistenza a pubblico ufficiale nei confronti dell’uomo fuggito in moto.

Dopo la convalida dell’arresto per il 20enne è stata disposta la misura degli arresti domiciliari mentre per il 22enne l’obbligo di firma.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Riceviamo e pubblichiamo

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