Il candidato Sindaco fuori dal ballottaggio: “Non con la destra, ma neanche a sinistra”

Nota di Luca Vita in vista del ballottaggio di domenica prossima:

<<Sono state settimane intense, lo confesso. Non semplici. Il risultato straordinario che abbiamo conseguito, grazie ad un sostegno pieno di speranza, ha portato con sé sin da subito la grande responsabilità di decidere cosa fare, quali scelte fossero migliori per noi e per la città.

La politica non è un’avventura semplice, così come non è semplice scegliere, anche nella vita di tutti i giorni.

Alla fine, la decisione della nostra coalizione è stata quella di non fare apparentamenti né alleanze, rifiutando eventuali posti di governo. Una scelta sicuramente insolita, ma che ci consente in questa prima fase di muoverci con prudenza e osservare in che modo la futura amministrazione vorrà e potrà operare. Ci sarà tempo per valutare e prender decisioni differenti, se necessario. ربح المال من الانترنت مجانا

In politica i tempi sono fondamentali. E a noi serve tempo, anche per imparare a valutare per bene ciò che accade, quando non siamo noi a decidere “il gioco”.

Ora però mi trovo di fronte ad un’altra scelta. Una scelta che ognuno di noi dovrà fare domenica. È una scelta netta, perché il sistema elettorale non lascia spazio a distinguo o a soluzioni di mediazione. Si può non andare a votare. Oppure votare scheda bianca o nulla. Ma onestamente, nessuna di queste due soluzioni mi sembra una scelta di responsabilità. لعبه روليت

E noi, in queste settimane e in questi mesi, abbiamo molto insistito sulla responsabilità. Una responsabilità che purtroppo ancora oggi facciamo fatica ad intravedere in una campagna elettorale brutta, tutta giocata sul passato, sulle accuse reciproche, sui danni prodotti e rinfacciati a vicenda.

Io penso che se chiediamo responsabilità, dobbiamo anche mostrare responsabilità. Che significa scegliere e dire ciò che si sceglie. E poi pagarne le conseguenze.

Per questo, dopo aver scelto per noi un ruolo ben preciso (quello dell’opposizione) e dopo aver rinunciato ad accordi e a posizioni, anche personali, io mi sento libero di dire quale ragionamento mi guiderà nel voto di domenica. È un ragionamento personale, ovviamente, anche se maturato attraverso il confronto con amici, compagni d’avventura e sostenitori.

Non credo che Zito e Cremonini siano politicamente la stessa cosa per Ardea. Con la vittoria del centrodestra, tornerà lo stesso schema che ha governato questa città dal 1997 al 2017.

Del resto, i protagonisti di quella stagione durata vent’anni stanno tutti all’interno della coalizione. Quando non in prima linea, in seconda o in terza. Ho già detto più volte che non è un discorso di persone ma di schema.

E lo schema emerge anche da alcune risposte non date ai temi che abbiamo sottoposto ai due candidati: nessuna parola di Cremonini sul nostro NO oggi ad un nuovo Piano Regolatore Generale, nessuna parola contro il folle progetto di discarica a La Cogna, parole vaghe sulla gestione delle aree verdi che per noi deve essere compito del Comune, prima di qualsiasi ipotesi di affidamento o patto di collaborazione.

A sinistra, il quadro è diverso. Intendiamoci: quella coalizione è stata costruita male, con logiche che non abbiamo condiviso e presenze che non ci mettono politicamente a nostro agio.

Ma oltre ad una condivisione maggiore dei temi che abbiamo posto da parte del candidato sindaco, io penso che rappresenti un inedito, nel bene o nel male, per la nostra città.

Se vincerà, non sarà uguale all’amministrazione uscente (che era di fatto un’amministrazione tutta 5 Stelle). Sarà composta da molte forze politiche e dovrà cercare nuovi equilibri.

E in questa ricerca, è possibile che si aprano spazi per una nostra azione, non necessariamente di governo, ma comunque più efficace di quella che potremmo avere in caso di vittoria della destra.

Lo ripeto: non è la scelta ideale. E quella che ho descritto sopra non è una conclusione scontata. Altrimenti avremmo stretto un accordo.

Ma qui siamo di fronte ad una scelta brutale tra la certezza di un ritorno ad un passato politicamente fallimentare. E la possibilità, flebile, minuscola, ristretta, che possa nascere qualcosa di nuovo.

E che in questo qualcosa di nuovo noi possiamo giocare la nostra parte.

E la politica ha bisogno, oggi più che mai, di sperare che ciò possa accadere. موقع البوكر Per questo domenica io voterò Lucio Zito. E spero proprio che Lucio senta il peso anche di questa responsabilità.>>

Riceviamo e pubblichiamo

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