Marcia per la Legalità, da piazza Pia ad Anzio a piazza Cesare Battisti a Nettuno

Ardea Domani aderisce alla Marcia per la Legalità che venerdì sera, a partire dalle ore 20:00, vedrà sfilare associazioni e realtà sociali, forze politiche e civiche, cittadine e cittadini da piazza Pia ad Anzio a piazza Cesare Battisti a Nettuno.

L’iniziativa, organizzata dal coordinamento antimafia Anzio-Nettuno, Reti di Giustizia, Circolo Legambiente Le Rondini, gruppi scout AGESCI e CNGEI Anzio/Nettuno, è la risposta della società civile alle inchieste che nella scorsa primavera hanno scosso i Comuni del litorale a sud della Capitale e al delicato momento che stanno vivendo i due Comuni di Anzio e Nettuno.

Commentano i due consiglieri di Ardea Domani, Luca Vita e Niko Martinelli

“Crediamo sia importante esserci anche per testimoniare che la lotta all’illegalità e alla criminalità organizzata passa anche per l’impegno quotidiano e per la capacità delle realtà sociali di fare rete, andando anche al di là dei confini comunali. La presenza di forme piccole e grandi di criminalità organizzata è infatti trasversale e riguarda tutto il nostro litorale.

Anche per questo, pensiamo che l’azione di contrasto alle attività criminose e alla cultura dell’illegalità di cui tali organizzazioni si nutrono, debba essere anch’essa trasversale.

Servono alleanze ampie, capaci di coinvolgere non solo la politica ma anche l’associazionismo, le realtà sociali, le organizzazioni civiche e le istituzioni. Anche noi siamo al fianco delle amiche e degli amici di Anzio e Nettuno e ringraziamo tutte le realtà che hanno organizzato questo importante momento pubblico e comunitario”.

Ardea Domani ha deciso anche di aderire alla Rete #NoBavaglio di Anzio e Nettuno e di firmare il Manifesto della Legalità, che già oggi raccoglie adesioni di giornalisti locali e nazionali, rappresentanti delle istituzioni, associazioni, forze politiche e sociali.

Riceviamo e pubblichiamo

Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio: “Ho firmato l’appello di no bavaglio e parteciperò alla manifestazione!”

Ho sottoscritto il Manifesto della Legalità promosso dalla rete dei giornalisti No Bavaglio perché coglie l’intreccio fecondo tra cultura, legalità, giustizia sociale, lavoro, tutela dell’ambiente, trasparenza e libera informazione come presupposto per costruire anticorpi alla mala politica e alle mafie. 

Per le mafie costruire consenso e legittimità sociale vuol dire anche intimidire la libera informazione, pretendere rispetto, costringerla al silenzio. Purtroppo i dati sulle pressioni indebite e illegittime, le intimidazioni, le minacce, le violenze, gli abusi del diritto ai danni del lavoro libero dei giornalisti, non solo da parte della criminalità organizzata, sono in continua crescita, sia in termini di quantità che di  gravità. 

Secondo L’Organismo di monitoraggio del Ministero dell’Interno sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, il Lazio è la prima regione per atti di intimidazione nei confronti dei giornalisti con 109 casi registrati dal 1 gennaio 2020 al 31 marzo 2022. L’informazione è un pilastro della democrazia e intimidire i giornalisti, anche con le querele temerarie, lede il diritto dei cittadini ad essere informati e dunque diventa questione prioritaria, che appartiene a tutti, non solo agli operatori dell’informazione.

Il Manifesto della rete No Bavaglio si inserisce nel percorso della Marcia contro le mafie e per la Giustizia promossa dal Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno, Agesci, Cngei, Legambiente e Reti di Giustizia per venerdì 8 luglio alle ore 20 da piazza Pia di Anzio a piazza Cesare Battisti di Nettuno.

Parteciperò alla marcia per ribadire la gratitudine nei confronti delle Forze di Polizia e della Dda di Roma per l’inchiesta Tritone che inferto un colpo durissimo alla cosca di ndrangheta Madafferi-Gallace,  e per sostenere le reti civiche e la gran parte degli imprenditori onesti  di Anzio e Nettuno che vogliono spazzare via le collusioni,  le timidezze, le banalizzazioni, le minimizzazioni e le culture della sopraffazione di cui si nutrono le mafie.

È il tempo della corresponsabilità e del protagonismo dei cittadini che intendono, ancora una volta, offrire percorsi di speranza in grado di sconfiggere la rassegnazione per essere protagonisti del cambiamento e restituire dignità a due bellissime cittadine come Anzio e Nettuno, verso cui gli organizzatori della marcia manifestano sentimenti amore e senso di appartenenza.  

Così in una nota Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.

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