Il cinismo in fase offensiva permette ai padroni di casa di prevalere sulla squadra di Bifini, scalzata dal secondo posto. Due punti nelle ultime quattro per i nerazzurri: è crisi.

Stasera summit della Dirigenza nerazzurra

Il Cerveteri rinasce nel suo stadio, nonostante la partita disputatasi a porte chiuse, e ottiene tre punti importantissimi per la salvezza, dopo una gara ben giocata, agevolata dai tanti errori in fase di manovra e di finalizzazione degli avversari.

Il piano tattico della gara vede il Civitavecchia prevalere sul possesso palla per tutti i 90 minuti, ma spesso gli spazi lasciati in contropiede sono troppi e il Cerveteri è bravo ad approfittarne in più occasioni.

L’avvio della gara vede gli ospiti più propositivi, subito pericolosi con Vittorini e Luciani che calciano verso la porta avversaria. Dopo i primi dieci minuti di pressing costante dei nerazzurri però, come un fulmine a ciel sereno, passa avanti il Cerveteri: azione impetuosa del giovane Cobzaru sulla sinistra, la palla arriva al centro dell’area di rigore dove il numero 9 Russo infila l’incolpevole Sarracino.

Il Civitavecchia resiste all’urto e torna all’assalto per rientrare in partita, dimostrando però ancora poca lucidità sotto porta. Come successo 10 minuti prima, alla mezz’ora i locali raddoppiano al secondo tiro in porta: su azione da corner Giannotti è il più lesto ad inserirsi e fa esplodere di gioia la panchina del Cerveteri trovando il gol del raddoppio.

Gli ospiti provano a farsi subito avanti e sfiorano il 2-1, mancando un’occasione incredibile per riaprire il match: grande stop di Vittorini nell’area di rigore che serve un assist al bacio per Luciani, il quale incredibilmente, col solo portiere Granata davanti a sé, si mangia un gol già fatto calciando fuori dallo specchio.

Il pressing dei portuali prosegue fino al termine del primo tempo, ma né la conclusione di Gagliardi, né il colpo di testa di Cerroni inquadrano lo specchio, e la prima frazione di gioco si spegne sul 2-0 dei padroni di casa.

La ripresa ha inizio con gli ospiti in fiducia, sotto di due reti immeritatamente per le tanti azioni create, subito al tiro con Vittorini: conclusione troppo debole, bloccata da Granata.

La prima mezz’ora vede un Civitavecchia arrembante ma che frena troppo presto il suo impeto e fatica ad entrare nell’area di rigore avversaria, ben coperta dalla retroguardia del Cerveteri: spesso gli uomini di Bifini sono obbligati a calciare da fuori, ma le varie conclusioni si spengono principalmente sul fondo.

Alla mezz’ora i nerazzurri danno la sensazione di aver perso la fiducia necessaria per rimontare la gara, tanto che i padroni di casa si rendono piuttosto pericolosi in campo aperto, grazie alle ottime prestazioni di Manzari, del centrocampista Piano e di Cobzaru tra tutti.

A 10 minuti dal termine, su una grave disattenzione della retroguardia della ‘Vecchia’ il Cerveteri chiude la sfida, trovando il 3-0 con il neo entrato Galluzzo. Nel recupero gli ospiti segnano con Cerroni il gol della bandiera, ma è ormai troppo tardi per sperare nella rimonta.

Il Cerveteri respira e so gode la vittoria del derby che fa sempre molto bene…

Per la “Vecchia” è buio pesto… questa sera è previsto un importante summit della Dirigenza nerazzurra per trovare il bandolo della matassa e cercare di uscire da questa crisi profonda. Prima degli innesti, cosiddetti “rinforzi”, la squadra girava a mille… chi li ha voluti? A cosa sono serviti? Qualcuno potrebbe pagare per tutti…

Matteo Lispi

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