1 Maggio… studenti intitolano le vie di Roma ai morti sul lavoro

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Giorgia Iacomelli
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1 Maggio… studenti intitolano le vie di Roma ai morti sul lavoro

Ragazz3 della Rete Studenti Medi cambiano i nomi delle vie romane e le dedicano alle morti sul lavoro

<<L’altra notte sono state rinominate alcune vie simboliche di Roma dedicandole alle vittime rimaste uccise sul posto di lavoro.

Via di Trastevere, sede del Ministero dell’Istruzione è diventata Viale Lorenzo Parelli, il ragazzo rimasto ucciso in un percorso di pcto. Piazza Vittorio Emanuele diventa Piazza Satnam Singh, bracciante lasciato morire a Latina per strada.

Piazza dell’Immacolata rinominata a Luana D’Orazio, rimasta uccisa in ingranaggio di un orditoio a 22 anni.

Via di Santa Croce in Gerusalemme diventa invece via Peter Isiwele, precipitato per 10 metri mentre lavorava in un ascensore.

Piazza della Repubblica diventa Massimo Mirabelli, morto sul lavoro a 76 anni perché la pensione non gli bastava per arrivare a fine mese.

“Nel nostro paese, sono morte più di 25 mila persone dal 2005 ad oggi sul proprio posto di lavoro – spiegano gli studenti – questo non è accettabile in uno stato democratico: abbiamo bisogno di cambiare il mondo del lavoro. Per questo abbiamo scelto di rinominare queste vie, perché dobbiamo rompere il silenzio.

Dobbiamo cambiare questo mondo del lavoro che oggi sfrutta, rende precari e soprattutto uccide: possiamo farlo votando cinque sì l’8 e il 9 giugno. – continuano gli studenti – Vogliamo un lavoro sicuro, vogliamo un futuro”.>>

Comunicato stampa Rete Studenti Medi

Riceviamo e pubblichiamo

“Nel nostro paese, sono morte più di 25 mila persone dal 2005 ad oggi sul proprio posto di lavoro – spiegano gli studenti – questo non è accettabile in uno stato democratico: abbiamo bisogno di cambiare il mondo del lavoro. Per questo abbiamo scelto di rinominare queste vie, perché dobbiamo rompere il silenzio.

Dobbiamo cambiare questo mondo del lavoro che oggi sfrutta, rende precari e soprattutto uccide: possiamo farlo votando cinque sì l’8 e il 9 giugno. – continuano gli studenti – Vogliamo un lavoro sicuro, vogliamo un futuro”.>>

“Nel nostro paese, sono morte più di 25 mila persone dal 2005 ad oggi sul proprio posto di lavoro –

spiegano gli studenti – questo non è accettabile in uno stato democratico: abbiamo bisogno di cambiare

il mondo del lavoro. Per questo abbiamo scelto di rinominare queste vie, perché dobbiamo rompere il

silenzio.

Dobbiamo cambiare questo mondo del lavoro che oggi sfrutta, rende precari e soprattutto uccide:

possiamo farlo votando cinque sì l’8 e il 9 giugno. – continuano gli studenti – Vogliamo un lavoro sicuro,

vogliamo un futuro”.>>

morti sul lavoro

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