Appuntamento domani mattina alle 11,30 al Palazzetto dello Sport per la presentazione. Tanta partecipazione degli studenti, ma anche di tutta la comunità santamarinellese

Il Torneo Distinti e Forti è un torneo di calcetto organizzato dall’Istituto Comprensivo p.le della Gioventù di S.Marinella per favorire l’inclusione, l’integrazione e prevenire i fenomeni del bullismo, del cyberbullismo, della dispersione scolastica e delle dipendenze.

Messo a punto dall’Istituto Comprensivo p.le della Gioventù, in collaborazione con un gruppo organizzato di tifosi della s.s. Lazio (il Gate 51) che si adopera in piccole opere di volontariato, è inserito in un più ampio progetto di attività messe a punto dalla scuola di S. Marinella, per favorire sane dinamiche di gruppo tra gli studenti e promuovere relazioni positive.

Al Torneo partecipano gli studenti della scuola secondaria.

Le gare vengono disputate il lunedì pomeriggio, dalle 14,30 alle 16,30, presso il palazzetto dello sport di S.Marinella; ogni squadra prende nome dallo sponsor che le fornisce l’abbigliamento sportivo.

Tutti appassionati di calcio, gli atleti non possiedono, ad eccezione di qualcuno, grandi abilità tecniche; alcuni di questi, particolarmente fragili dal punto di vista emotivo, in conseguenza di un avvertito senso di inadeguatezza nei contesti agonistici del territorio, nel recente passato, ha limitato gli spazi di socializzazione ed abbandonato la salutare pratica dello sport.

Il sogno di essere calciatori questi ragazzi preferiscono viverlo in casa propria, giocando con il videogame del football alla play-station.

In ogni squadra sono opportunamente distribuiti alcuni aspiranti bulletti: si tratta di ragazzi dotati tecnicamente e scelti, in alcuni casi, come capitani della squadra: hanno il compito di gestire il gruppo, farsi carico della soluzione dei problemi di spogliatoio e, soprattutto, di evitare e prevenire ogni possibile forma di dileggio od emarginazione a danno dei meno abili a giocare a calcio o di coloro che si mostrino caratterialmente deboli.

La fascia di capitano dà loro la possibilità di correggere la loro tendenza alla prevaricazione e di trovare un altro tipo di ribalta: quella che li fa emergere come figure esperte nello stimolo dei processi emotivi che favoriscono empatia e relazioni specificamente umane.

Prima di ogni gara, un rappresentante del Gate 51 racconta, agli atleti seduti in tribuna, un fatto di cronaca legato al bullismo o ad alle dipendenze da social, gioco d’azzardo, alcool o droghe.

I capitani delle squadre ed altri calciatori, intervistati al termine delle gare da una squadra di studenti “fragili” delegati al servizio stampa e coadiuvati dall’insegnante di sostegno, hanno il compito di riferire, insieme al commento sulla partita giocata, anche l’avvenimento ascoltato sugli spalti.

Sul sito della scuola, ogni settimana, esce La Gazzetta del Gate 51, un giornalino di colore rosa che, evocando il quotidiano sportivo più importante d’Italia, informa ed illustra circa l’andamento del campionato: all’interno, non solo risultati e classifiche, ma anche pagelle dettagliate di ogni calciatore ed interviste a capitani e allenatori delle squadre.

Il torneo vanta anche una squadra di una decina di fotografi, che coordinati da un famigliare esperto in fotografia, fotografa le fasi di gioco ed i protagonisti delle gare, per fornire materiale utile alla Gazzetta del Gate 51.

Prima delle gare, viene osservato un minuto di silenzio in favore delle vittime del bullismo e delle dipendenze. Ad allenare le squadre sono stati chiamati alcuni genitori: il loro compito è quello di aiutare i ragazzi a crescere dal punto di vista tecnico e della personalità.

Ornano ed arricchiscono le gare più importanti del Torneo, le Cheerleaders, una dozzina di ragazze del Corpo di Ballo Distinti e Forti. Nell’ultima parte dell’anno scolastico, la scuola pubblica l’album delle figurine con le foto dei calciatori delle squadre e degli eventi realizzati durante la stagione.

Nel regolamento del Torneo, pubblicato sul sito della scuola, vi sono delle norme comportamentali piuttosto severe: in campo non sono ammessi dileggiamenti od aggressioni verbali nei confronti di avversari e/o compagni di squadra; ogni nota disciplinare presa nel diario a scuola equivale ad un’ammonizione (cartellino giallo) comminata dall’arbitro e si somma ad altre eventualmente ricevute in campo.

Ogni tre ammonizioni scatta una giornata di squalifica. Le note prese sul registro di classe equivalgono ad un cartellino rosso ricevuto sul terreno di gioco e comportano una o più giornate di squalifica.

Ogni sabato, una rappresentanza di atleti, giornalisti, fotografi e ballerine, a turno, fa visita ai pazienti ricoverati presso l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di S.Marinella, oppure allieta la mattinata agli ospiti dell’Istituto-casa di riposo Stella Maris di S.Marinella.

Durante l’anno scolastico, tutti gli iscritti al Torneo hanno possibilità di assistere gratuitamente, ad una delle gare casalinghe della SS. Lazio, nel settore dei Distinti Nord Ovest dello stadio olimpico di Roma.

Il ricco contesto creato attorno alle partite, permette ad ogni studente di trovare il proprio spazio e sentirsi apprezzato. Per tutti c’è la sollecitazione ad essere migliori ed un fine superiore da raggiungere: quello di sentirsi parte di una comunità sempre più unita e solidale, che riesca a non lasciare indietro nessuno e che sappia coinvolgere quelle persone emotivamente fragili: vittime, talvolta, di episodi di bullismo o emarginazione.

Il tutto è sintetizzato efficacemente nel nome stesso del Torneo, ideato dai tifosi della Lazio del Gate 51:

  • Distinti, significa sapersi distinguere dall’archetipo che anima la mentalità del bullo: il fatto di sentirsi migliore degli altri ed al di sopra delle regole. Prendere le distanze da chi assume atteggiamenti in vario modo aggressivi, da bullo.
  • Forti: è un incoraggiamento a sentirsi forti quanto c’è da mostrare vicinanza e solidarietà a chi, caratterialmente fragile, viene fatto oggetto di discriminazione od emarginazione. Forti anche quando c’è da prendere coraggiosamente posizione ed intervenire a difesa di chi fosse vittima di bullismo. Forti è anche un incoraggiamento a tutti gli studenti che, a contatto con ambienti equivoci, possono essere indotti a fare scelte nocive per la propria salute fisica e mentale.
    Nell’aula magna della scuola gli studenti incontrano, nel corso dell’anno, figure professionali specializzate nel contrasto al bullismo e alle dipendenze; personale della polizia postale e vittime (e “carnefici”) del bullismo e delle dipendenze. Gli studenti fanno inoltre conoscenza con persone disabili del territorio e con tutta una serie di professionisti del settore della psicologia e dell’assistenza sociale che sono impiegati nel servizio della prevenzione e del recupero dei ragazzi coinvolti in storie di bullismo, violenze, dipendenze ed emarginazione.

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