Si è chiuso ieri il bando di idee della Regione Lazio “Lazio in Transizione”. L’Assessora Lombardi: “Ottima risposta dai territori, avanti ora con l’analisi delle proposte”

Alcune cifre: 467 progetti per 8 aree tematiche di cui il 40% da imprese e il 24% da enti locali. Con il 21% economia circolare tema più gettonato. Sono 467 in tutto, i progetti presentati per il bando di idee ‘Lazio in Transizione’, conclusosi ieri, lunedì 17 gennaio; e indetto dalla Regione lo scorso novembre, per raccogliere input utili all’elaborazione del Piano Regionale della Transizione Ecologica; e all’assegnazione delle risorse del PNRR e degli altri fondi Ue.

Sul totale di proposte arrivate, il 40% proviene da imprese; il 24% da enti locali; e il 36% da altre categorie, fra cui associazioni; privati cittadini; organismi di ricerca; enti gestori di parchi naturali.

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Delle otto macro aree tematiche previste dal bando (idrogeno; smartgrid, mobilità elettrica e accumuli; gestione della risorsa idrica; economia circolare; patrimonio naturale/biodiversità; cura del territorio, aree dismesse e aree a rischio; comunità energetiche; agrifotovoltaico); quelle che hanno ricevuto più proposte sono l’economia circolare con il 21% del totale; la tutela del patrimonio naturale e della biodiversità (14%) e la cura del territorio (12%). Ben oltre il 20% dei progetti ha riguardato contemporaneamente più aree tematiche, confermando la trasversalità del concetto di transizione ecologica.

Commenta Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio

“Un bilancio eccezionale; un’ottima risposta da parte dei territori, che ci restituisce una grande voglia di diventare parte attiva di questo cambiamento epocale verso uno sviluppo sostenibile; abbracciandone sfide e opportunità”

Roberta Lombardi

“La prossima fase del bando prevede l’analisi delle proposte raccolte, attraverso un’accurata ricognizione, per identificare i migliori strumenti di impiego delle risorse e ottimizzare gli investimenti, secondo i principi di massimo impatto ed efficienza; con l’obiettivo di connettere le esigenze dei territori con le competenze e le innovazioni che l’impresa è in grado di offrire.

Parte così, su una solida base di progetti, il processo per una transizione partecipata; che, dopo questa prima fase, sarà ulteriormente esteso e rafforzato in modo ancora più capillare presso tutta cittadinanza”, conclude Lombardi.

Comunicato stampa

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