Teatro Le Maschere – stagione serale “parole appassionate”
Dal 29 settembre al 9 ottobre 2022
TUTTI I MIEI CARI
Scritto da: Francesca Zanni
Regia: Francesco Zecca
Con (in o. a.): Crescenza Guarnieri
Produzione: Trebisonda

I poeti sono eternamente innamorati
di qualcosa, di qualcuno,
di una presenza, di un sogno.
Dio salvi i poeti e i folli.
Alda Merini

Al via la stagione serale del Teatro Le Maschere!
Sarà in scena al Teatro Le Maschere, nella sezione serale dal titolo “parole appassionate” – dal 29
settembre al 9 ottobre 2022 – l’attesissimo spettacolo TUTTI I MIEI CARI, scritto da: Francesca
Zanni, regia di Francesco Zecca. Protagonista Crescenza Guarnieri. Lo spettacolo inaugurerà la
stagione serale del Teatro Le maschere “parole appassionate”, terza edizione.

Come ha potuto una casalinga folle diventare una celebrità?
Bella e dannata, infantile e sexy, atea e religiosa, tormentata e bipolare, Anne Sexton con la sua vita
e le sue poesie ci racconta il suo sentirsi inadeguata, ignorante, disadattata, non corrispondente al
modello che la società borghese le impone, quello di moglie e madre esemplare.

In un mondo che chiedeva certezze senza però offrirne, e dove i palliativi per le casalinghe depresse
erano l’alcol e i sonniferi, Sexton seppe trasformare la sua sofferenza in comunicazione, cercando di
liberare la sua anima inquieta e controcorrente attraverso le sue poesie, che parlano di lei, ma in
fondo parlano di noi, e a noi.

Considerata – insieme all’amica Sylvia Plath – la massima espressione della poesia confessionale,
Sexton racconta il suo disagio e, insieme, il nostro mondo liquido, dove si sono persi i punti di
riferimento e dove tutti noi, come lei, siamo in attesa di qualcosa, anche se non sappiamo bene
cos’è.

La penna di Francesca Zanni affronta e narra con delicatezza estrema la sofferenza della grande
poetessa, puntando proprio su questo aspetto della sua vita e della sua poetica, valorizzando

l’estrema attualità della sua pressante esigenza di rendere pubblico ogni suo pensiero, antesignana
inconsapevole dei social media.
Una donna in anticipo sui tempi, che da casalinga frustrata arrivò a vincere il premio Pulitzer, ma
che per tutta la vita fu tormentata dai suoi demoni a cui, alla fine, si arrese.

Dopo diversi tentativi di suicidio, Anne morì nel 1974, intossicandosi col monossido di carbonio nel suo garage, a Boston.
Quello che ci lascia è un’eredità dolorosa, quel senso di perdita che giace da qualche parte, dentro
ognuno di noi.

Crescenza Guarnieri, attrice nota per l’intensità delle sue interpretazioni, la incarna in ogni sua
caratteristica e sfumatura, portando per mano gli spettatori dentro un mondo che sembra lontano,
ma che invece è proprio dietro l’angolo, a un passo da noi.

La regia di Francesco Zecca, come una partitura musicale, esalta i pieni e i vuoti dell’anima di questa
donna perennemente in bilico, trasportando il disagio interiore di una casalinga frustrata degli anni
’50 fino a noi, mettendo in evidenza l’attualità del testo con un sapiente uso della musica, delle luci
e del corpo dell’attrice, che diventa magma incandescente.

 La stagione completa della sezione serale del Teatro Le Maschere, dal titolo Parole Appassionate, è
consultabile al seguente link:
https://www.teatrolemaschere.it/categoria-spettacoli/serali/

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