Crociere, l’Italia punta a 14 milioni di passeggeri. Santanchè: “Crociere e overtourism non sono un problema, basta trovare il modo per regolamentare i flussi del turismo”

Settore crociere: considerando l’importanza del turismo in Italia- primo paese di destinazione europeo e il terzo di provenienza – l’obiettivo degli esperti del settore turistico è di superare i 14 milioni di passeggeri entro quest’anno.
D’altronde i passeggeri movimentati nel 2023 sono stati 13,7 milioni.
Crociere e overtourism? Non sarebbero un problema.

Ne sono convinti gli esperti del settore turistico e di gestione dei flussi, operatori del comparto, vertici delle compagnie, che si sono confrontati sul tema a Roma in un evento CLIA (associazione internazionale delle compagnie crocieristiche), alla presenza di Daniela Santanchè, ministra del Turismo.
Le situazioni di sovraffollamento si verificano solo laddove i flussi non sono pianificati e c’è una planning non funzionale.
“Le crociere – dice la ministra Santanchè – rappresentano un turismo molto importante, basti pensare che in Italia abbiamo 9 porti su 20 del Mediterraneo: non sarò mai contro le crociere, non le considero una minaccia, ma dobbiamo trovare insieme il modo per migliorare i flussi turistici”.

“Nel 2023, Civitavecchia è stato il primo porto italiano per passeggeri movimentati con 3,3 milioni, sopra Genova, Napoli, Palermo, Savona, La Spezia, Livorno e Venezia.
Anche con gli altri porti internazionali la differenza non è molta: Barcellona nel 2023 ha registrato solo 250 mila passeggeri movimentati in più di Civitavecchia.
Tuttavia ha evidenziato sostanziosi problemi di overtourism, al contrario di Roma”. Queste le parole di Antonio Preiti, AD della Fondazione Roma & partners

“Le crociere – afferma Francesco Galietti, direttore Clia Italia – rappresentano meno del 2% del turismo mondiale, ma il settore lavora continuamente basandosi sulla pianificazione e sulla collaborazione con le autorità locali.
In alcuni casi come per esempio Venezia, c’è la dimostrazione concreta che le crociere non impattano significativamente su situazioni di sovraffollamento turistico.
Basti pensare al fatto che che gli sbarchi dei crocieristi sono diminuiti e sono meno di un terzo di quelli del 2019 mentre i flussi complessivi in entrata aumentano tanto da indurre a tasse e limitazioni.”

“Le crociere hanno, tra gli altri, due importanti vantaggi: permettono una programmazione anticipata dei flussi e favoriscono la destagionalizzazione.
In questo modo le presenze sono distribuite in modo più omogeneo e stabile nel corso dell’anno.” Spiega Leonardo Massa, Vice President Southern Europe di Msc Crociere.
Nel corso degli anni il settore delle crociere è riuscito a instaurare un rapporto di collaborazione molto costruttivo con le destinazioni.

Incrementando il valore delle comunità locali e garantendo posti di lavoro, per non parlare dello stimolo economico attraverso la spesa diretta e indiretta.
C’è augurio e speranza in queste parole: sono possibili grandi risultati per il turismo in Italia, ma solo se di pari passo è garantita una pianificazione costruttiva e funzionale.
Giorgia Iacomelli
