COORDINATE
stagione inverno primavera
Febbraio | Maggio 2022
TOM
di Rosalinda Conti
Regia Matteo Ziglio
Idea scenica Gianluca Tomasella
Con Giuseppe Ragone, Gioele Rotini, Marco Usai, Giacomo Cremaschi e con Giordana Morandini
Disegno luci
Costumi Marina Tardani
Assistente alla regia Amelia Di Corso
Testo segnalato al Premio Hystrio Scritture di Scena 2019
Giovedì/sabato ore 21.00
Domenica ore 17.45

Sarà in scena al TeatroBasilica dal 5 all’8 maggio TOM di Rosalinda Conti, regia Matteo Ziglio. Protagonisti: Giuseppe Ragone, Gioele Rotini, Marco Usai, Giacomo Cremaschi e con Giordana Morandini. Testo segnalato al Premio Hystrio Scritture di Scena.

Da circa due anni, Leo e Tom condividono un rapporto fatto di affettuoso silenzio e cure reciproche. Leo è un giovane uomo piuttosto introverso, Tom un gatto, un tempo randagio e addomesticato con pazienza.

L’improvvisa necessità di trovare un nuovo umano per il suo amato gatto, spinge Leo a riprendere i contatti con Gio e Anna, inseparabili amici di adolescenza successivamente persi di vista a causa delle vicissitudini, come di frequente accade.

La pièce si svolge in un’unica giornata nella veranda della casa al mare di Leo, luogo dell’anima e dell’infanzia, “una casa che ha visto molti pomeriggi assolati e molte retine con colorati giochi da spiaggia. Ora sembra l’ultima casa rimasta nel mondo”.

Leo, Anna e Gio, nel tempo di un solo pomeriggio ritrovato e rubato alle loro nuove vite separate, sembrano abitare una bolla in cui -sebbene tutto sia cambiato, visto che “nella vita capitano delle cose che ci cambiano come se dalla notte passassimo al giorno” -, qualcosa, un minuscolo centro silenziosamente vibrante, che si può giocare a cercare per vincere in cambio un giro su una barca immaginaria, è rimasto com’era.

Due elementi fanno da contrappunto all’azione del ritrovarsi e riscoprirsi dei tre amici: i flussi di coscienza di Tom, costantemente in contatto con tutto quello che accade al suo corpo e all’ambiente e che invece di miagolare suona la tromba, e le incursioni di Alex, giovane ragazzo sulla soglia sia dell’età adulta che di un imminente viaggio, indeciso se oltrepassarla -la soglia- oppure no.

Note di drammaturgia

Da anni mi chiedo dove sono gli amici che non sento più, mi chiedo che vita fanno senza di me e anche come mai abbiamo deciso di non avere più una vita in comune.

Da anni scrivo appunti e pezzi di dialoghi che parlano di due amici non più amici che si ritrovano dopo anni e si chiedono se davvero è come se non fosse passato un giorno, se davvero una lingua comune esiste ancora e se sia possibile parlarla.

Uno di questi frammenti dialogati si è insinuato in un’idea di testo che prevedeva molti flussi di coscienza recitati da un personaggio apparentemente staccato dagli altri. Tom non è sempre stato un gatto, all’inizio era qualcosa che somigliava a un’astronauta, un individuo ai margini dell’universo, afflitto da una solitudine galattica e che perso tra le stelle morte raccontava qualcosa di umano e intimo.

Non so esattamente quando Major Tom è diventato un gatto -nello specifico, il gatto di uno dei personaggi della storia- ma sono sicura che questa trasformazione ha alla base la volontà di provare a giocare con un personaggio umano e non umano allo stesso tempo, di trovare il mio modo di raccontare una felinità che fosse teatrale, non naturalistica, forse un po’ cervellotica e allo stesso tempo, inevitabilmente, istintuale.

La scrittura dei monologhi di Tom -che osserva, percepisce, esperisce tutto e continuamente- è stata un sostegno essenziale nell’intento di raccontare una storia dove la maggior parte del movimento è un movimento di pensiero, dove il ritmo è sostenuto ma è un ritmo quasi esclusivamente verbale, dove il conflitto è a tratti aggirato e silenziato dal timore reale di non conoscere più le zone d’ombra dell’altro, di non saper più maneggiare come un tempo le ferite di chi si ama.

Tom parla di un gatto, di tre persone sui trentacinque anni, un tempo amici e ora chissà e di un tenero intruso. Tom non parla di una rimpatriata, Tom non è un pomeriggio “all’insegna dei ricordi”, Tom è, tra le altre cose, una domanda: che cosa è rimasto intatto di noi?

TeatroBasilica Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 – info@teatrobasilica.com
Marketing: comunicazione@teatrobasilica.com
Direzione: direzione@teatrobasilica.com

Biglietti 15 euro

Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.45

Lunedì con Herlitzka che legge Dante ore 19.00

Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19

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