In un piccolo borgo arroccato tra i monti della Tolfa, dove storia, natura e cultura si intrecciano in un equilibrio raro, nasce un’iniziativa destinata a segnare un punto di svolta nella valorizzazione dell’identità locale: l’Accademia della Catana.
La sua apertura, prevista per settembre 2025, rappresenta il culmine di un progetto ambizioso e visionario, fortemente voluto dalla Sindaca Stefania Bentivoglio, e sostenuto dal Ministero della Cultura e dall’Unione Europea attraverso il Bando Borghi – linea B.
La Catana, iconica borsa in cuoio tipica della tradizione tolfetana, non è solo un oggetto artigianale: è simbolo, memoria, identità.
Per secoli realizzata a mano dagli artigiani locali, la Catana ha attraversato epoche mantenendo intatta la sua autenticità. Da oggi, grazie all’Accademia, diventa anche motore di rigenerazione culturale e sociale.
L’Accademia della Catana avrà sede nello storico Palazzo Buttaoni, nel cuore del centro storico di Tolfa, sottoposto a un accurato intervento di restauro per accogliere questo polo formativo.
I corsi – della durata complessiva di 200 ore suddivise su sei settimane – saranno gratuiti e aperti ad apprendisti di ogni età, provenienza e cultura.
Gli iscritti riceveranno formazione teorica e pratica sulla lavorazione della pelle, con focus sulla Catana tradizionale, la cui produzione sarà codificata nei minimi dettagli dai docenti dell’Accademia.
Un’occasione unica per apprendere un mestiere antico e prezioso, con un forte legame al territorio.
Tolfa si conferma così uno dei borghi più dinamici e consapevoli del valore della propria identità. Dalla Rocca, recentemente valorizzata con illuminazione artistica a LED e l’installazione “Lo Sguardo dei Suoni”,
fino al murales dedicato al cavallo tolfetano dell’artista Moby Dick, ogni iniziativa sembra convergere in un progetto di rigenerazione culturale che unisce bellezza, partecipazione e innovazione.
“La Catana è molto più di un oggetto: è un simbolo vivo della nostra storia e del nostro saper fare – dichiara la Sindaca Bentivoglio – e oggi, grazie a questo progetto, diventa anche una leva di crescita culturale, sociale ed economica.
L’Accademia sarà un luogo di scambio, di inclusione, di futuro”.