TeatroBasilica
Dal 13 al 15 ottobre 2022 – giovedì – sabato 21.00
TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA
di Sonia Antinori
dal saggio di Raffaele Alberto Ventura (minimum fax)
Produzione Malte & Collettivo Ønar / Marche Teatro
In Collaborazione con Amat, Comune Di Pesaro
Con Il Sostegno Di Mic, Regione Marche
Con Il Supporto Di Loop Live Club
Selezione Festival Crashtest 2020
Con Giacomo Lilliù, Matteo Principi
Regia Giacomo Lilliù
Video Giulia Coralli, Matteo Lorenzini, Piergiovanni Turco
Sound Design Aspect Ratio
Scene Lodovico Gennaro
Costumi Stefania Cempini
Luci Angelo Cioci

TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA di Sonia Antinori dal saggio di Raffaele Alberto Ventura (minimum fax)
è lo spettacolo in scena al TeatroBasilica dal 13 al 15 ottobre. Il libro è diventato un ‘cult’ per millennial e
generazione Z ed ora diventa uno spettacolo prodotto da Malte & Collettivo Ønar / Marche Teatro.

Malte & Collettivo Ønar è un gruppo di artisti under 35 (finalisti al premio Rete Critica 2022), dopo il
successo clamoroso di un crowdfunding e grazie alla collaborazione di Marche Teatro, ha realizzato lo
spettacolo omonimo.

La drammaturgia è di Sonia Antinori, la regia di Giacomo Lilliù, che la scorsa estate “per la sua personale
ricerca artistica” ha ricevuto un prestigioso riconoscimento nell’ambito della prima edizione di Fondo,
network a sostegno della creatività emergente, promosso dal Festival di Santarcangelo e sostenuto da una rete di partner nazionali; ne sono interpreti lo stesso Lilliù con Matteo Principi.

Lo spettacolo descrive una generazione cresciuta con il dovere morale di inseguire passioni, prosciugare
patrimoni familiari e primeggiare nella scalata sociale, mentre oggi il terreno sembra franarle sotto i piedi
–una classe media delusa, disforica, fin troppo acculturata, non più agiata, come diceva a fine Ottocento
Thorstein Veblen, bensì disagiata: “Immaginate un’azienda che fabbrica un certo tipo di macchina in
previsione di una domanda molto ampia. Immaginate poi che la previsione si riveli completamente
sbagliatala domanda si è contratta e le macchine non si vendono.

Immaginate allora tutte queste belle macchine, oramai inutili, abbandonate nei magazzini. الروليت الامريكي O svendute. Smontate. Distrutte. Bene. Ora immaginate di essere una di quelle macchine. لعبه بينجو

Due ‘rappresentanti di classe’ conducono questo varietà tragico in cui si fanno portavoce delle
mistificazioni, delle fragilità, delle meschinità di se stessi e dei loro simili, barcamenandosi fra il ridicolo e il
macabro, squadernando un album di parabole letterarie e filosofiche, scambiandosi il ruolo di ragione e
sentimento, vittima e carnefice, sacerdote e sacrificato; sono l’economista e il bovarista, il Todestrieb e il
Lebenstrieb della classe disagiata, gli officianti del funerale di un’illusione collettiva.

L’adattamento teatrale di un saggio contemporaneo con le potenzialità di un dramma borghese. In scena
due stand-up tragedians che incarnano cinque scenari di piccolo capitalismo quotidiano, di inesorabile
consumismo dei corpi, intrecciandosi in un rituale grottesco che danza intorno alla realizzazione personale senza mai riuscire a toccarla.

Nel dipingere questo dramma borghese, a volte più simile a una tragedia esistenziale, il libro di Raffaele Ventura rilegge l’economia come fosse letteratura e la letteratura come fosse economia, convocando autori come Shakespeare, Goldoni, Cechov, Molière. روليت امريكي È così che si è delineate l’occasione di partire dal saggio per rappresentare i paradossi socioeconomici del presente attraverso la metafora del teatro, un settore produttivo che, sebbene stremato da un mondo sempre più virtuale, continua indomito a fare i conti con una concretezza fatta di costi vivi, assi e polvere, relazioni e contatto.

Teoria della classe disagiata si propone come un laboratorio sociale instabile, attingendo anche dal portato emotivo e biografico di una compagnia che, composta quasi interamente da under 35, incontra
quotidianamente il disagio di cui si tratta; allo stesso tempo però punta ad assumere un valore il più ampio possibile, riflettendo sulla configurazione politica attuale e tracciando un discorso che dalle ansie delle generazioni più recenti si estende fino al trauma della scomparsa della classe media.

Biglietti 18 euro

Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.45

Link utili

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Telefono +39 331 7294703

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