Sabato scorso la cerimonia, organizzata dall’associazione nazionale artiglieri d’Italia

Perinu (Presidente Anarti Tarquinia) “Intitolargli una strada o un luogo pubblico della nostra città”

Si è svolta sabato scorso la commemorazione dell’Eroe tarquiniese Luigi Bonelli, caduto a Gela il 12 luglio 1943 mentre con i suoi artiglieri contrastava lo sbarco anglo-americano in Sicilia.

Per l’eroismo dimostrato in battaglia, venne insignito nel 1949 della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

In occasione degli 80 anni da quei fatti, una delegazione della sezione tarquiniese dell’Anarti, composta dal Presidente Maurizio Perinu, il Vicepresidente Domenico Compagnucci, il Segretario Francesco Piazza, gli artiglieri Giacomo Piccioni e Giovanni Colotti, ha reso omaggio alla tomba dell’Eroe presso il cimitero cittadino.

Una breve e sentita cerimonia, che è terminata con la deposizione di un mazzo di fiori e la lettura della Preghiera dell’Artigliere.

L’Ufficiale era nato a Tarquinia il 14 settembre 1921, da Raffaele Bonelli e Arduina Fattori.

Con il grado di Sottotenente di complemento durante il secondo conflitto mondiale era inquadrato nel 28° Reggimento artiglieria “Livorno”.

A ricordare l’anniversario e a ricostruire la storia dell’Eroe è stato il giornalista Silvano Olmi che ha informato l’associazione artiglieri.

“Purtroppo non abbiamo ancora rintracciato i parenti di Luigi Bonelli – ha detto Maurizio Perinu – ma proseguiamo le ricerche, anche per approfondire la figura dell’Eroe tarquiniese. 

La città di Tarquinia deve essere orgogliosa di questo suo figlio che meriterebbe l’intitolazione di una strada o di altro luogo pubblico, a perenne memoria del suo ardimento.”

Anarti, associazione nazionale artiglieri d’Italia, sezione di Tarquinia

Riceviamo e pubblichiamo

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