Emidio Mancini: “Trattandosi di servizi che implicano una forte connotazione umana, si sollecita una maggiore cura verso l’utenza, spesso anziana”

Da circa 130 anni il primo maggio viene celebrata la Festa dei lavoratori. Un momento di riflessione dedicato al ricordo delle lotte intraprese per migliorare le condizioni di lavoro. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre.

Ogni giorno in Italia tre persone escono di casa e non rientrano a causa di incidenti sul luogo di lavoro. Solo tra gennaio e marzo del 2022 si sono verificate 189  morti bianche, con un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo nel 2021, come emerge dai numeri riportati dall’Inail.

Nel 2011 l’amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Artigiani S. Marinella-S. Severa dedica un monumento a ricordo delle vittime sul lavoro a questa strage silenziosa.

Intorno ad esso il primo maggio di ogni anno prima l’associazione Unione Artigiani ed ora Orgoglio Cittadino si raccolgono presso il monumento, che si trova nel piazzale del cimitero comunale, deponendo una piccola corona a ricordo dei concittadini ed amici scomparsi.

I presenti invitano tutti ad una riflessione proficua e costruttiva invitando tutte le Istituzioni ad un’azione comune per garantire il diritto al lavoro in un ambiente sano e sicuro.

In occasione della commemorazione ci siamo resi conto di un costante afflusso di utenti che alla vista del cancello chiuso restava interdetta, chiedendo chiarimenti.

Guardando la pagina internet del Comune dedicata ai servizi cimiteriali, si vede che l’ultimo aggiornamento risale a dicembre 2020.

Trattandosi di servizi che implicano una forte connotazione umana, si sollecita una maggiore cura verso l’utenza, spesso anziana, magari ricorrendo ad una maggiore collaborazione con gli esercenti che possono essere fonte di informazione attiva.

Mancini Emidio

Riceviamo e pubblichiamo

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