Dopo la mancata votazione in Consiglio comunale della mozione “Teva? No grazie”, il Comitato per la Palestina di Santa Marinella è tornato alla carica,
incontrando il sindaco Pietro Tidei, il direttore delle farmacie comunali Nardini e il dirigente del servizio D’Avenia, con il supporto della consigliera Maura Chegia.
La mozione chiedeva di sospendere l’acquisto di farmaci prodotti da Teva Pharmaceutical, azienda israeliana, in presenza di alternative equivalenti, come forma di boicottaggio etico in solidarietà con il popolo palestinese.
Il testo prevedeva anche la sensibilizzazione del personale delle farmacie comunali e la comunicazione pubblica della scelta.
Tuttavia, il sindaco Tidei ha rifiutato qualsiasi sostegno all’iniziativa, dichiarando di non voler assumere una posizione politica sulla vicenda, pur ribadendo il proprio supporto personale alla causa palestinese in passato.
Il Comitato definisce questa chiusura “un’occasione persa” per prendere una posizione coraggiosa in un momento storico delicato.
Unico elemento positivo emerso: le farmacie comunali hanno già ridotto del 37% gli acquisti da Teva, passando da 27.000 euro nel 2024 a 17.000 nel 2025, anche se – come precisato dal direttore – per ragioni commerciali e non etiche.
Il Comitato ha ringraziato la consigliera Chegia, il movimento BDS, e l’associazione Sanitari per Gaza, confermando l’intenzione di proseguire con iniziative di boicottaggio e sensibilizzazione, fino alla fine delle violazioni contro il popolo palestinese.
“Il nostro obiettivo resta chiaro: sostenere con mezzi legali e pacifici la libertà e i diritti del popolo palestinese”, conclude la nota del Comitato.
TalkCity.it Santa Marinella