Il Consigliere d’opposizione tira in ballo il Referendum sul punto all’OdG <Strumenti di Partecipazione Popolare>

<Provate a chiedervi per quale motivo ad appena 2 anni dall’approvazione di un regolamento che disciplina gli strumenti di partecipazione popolare, la maggioranza senta la necessità di dover effettuare delle modifiche.

Provate a chiedervi perché, dopo un anno di silenzio da parte del Sindaco ,dopo che sono state depositate le firme necessarie a giustificare l’effettuazione dei referendum sulla gestione dei beni comuni; tali modifiche debbono essere fatte in fretta e furia nel consiglio di domani, proprio ora nel bel mezzo del percorso referendario.

E provate a chiedervi perché il Comitato referendario è stato costretto a ricorrere al TAR per avere riconosciuto il diritto che fosse finalmente fissata la data di indizione del referendum.

Provate a chiedervi perché, improvvisamente, dopo che è stata resa pubblica la notizia del ricorso al TAR, il sindaco si è finalmente deciso ad avviare le operazioni necessarie per lo svolgimento dei referendum sulla gestione dei beni comuni.

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E provate a chiedervi perché sia già stato annunciato che qualunque dovesse essere il risultato dei referendum la maggioranza andrà comunque avanti nel piano di affidare ai privati la gestione dei beni comunali.

Provate a chiedervi quanto vi costerà (in termini di maggiori tariffe, aumento di tasse, spese per eventuali contenziosi, esattamente come per il porticciolo turistico) la perdita della gestione di tali beni.>

Francesco Settanni

Riceviamo e pubblichiamo

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