Dalla Sezione locale dell’Associazione Nazionale dei Partigiani: “Non abbiamo mai avuto concessione alcuna”
<<Duro il Sindaco ieri nei confronti della nostra sezione Anpi circa la manutenzione del Parco della Resistenza: minaccia la revoca della concessione a causa della nostra inadempienza.
Peccato che la nostra sezione non abbia mai ricevuto dall’attuale amministrazione alcun tipo di concessione su quello spazio pubblico, di cui ora, come presidente della sezione e come cittadina del quartiere, riassumerò la cronistoria in cinque punti, per chi volesse vederci chiaro:
- 1) Non essendo presente alcun luogo pubblico intitolato alla Resistenza, nella primavera 2019 la neonata sezione Anpi richiede all’amministrazione di provvedere, indicando l’Orto botanico come luogo gradito;
- 2) Dopo averci pensato un po’ su, l’amministrazione accoglie la nostra richiesta, decide di intitolare alla Resistenza il Parco Saffi lato mare, effettua apprezzatissimi lavori di pulizia e sfalcio e ci invita alla cerimonia prevista per il 25 Aprile, alla quale partecipiamo. E’ il 2020, l’anno della pandemia
- 3) In occasione del 2 Giugno, cambiate le misure antiCovid, il direttivo indice due giornate di pulizia e sfalcio volontario del Parco, di cui chiede l’autorizzazione all’ufficio preposto. In quella occasione si procede alla creazione di un’aiuola curata da noi, tutt’ora resistente.
- 4) Il direttivo di sezione si informa circa le possibili modalità di cura e valorizzazione nel quadro del Regolamento di Cittadinanza Attiva approvato dall’amministrazione e, conseguentemente, elabora una proposta di co-gestione, che in estrema sintesi prevedeva che il Comune continuasse a far fronte agli interventi di massima (sfalcio e potatura), mentre alla sezione spettava il compito di valorizzare e curare il parco in occasione delle ricorrenze e degli eventi per esse organizzati dalla sezione.
- 5) Questa primavera il Comune ci fa sapere, tramite consigliere, che la nostra proposta non è accettabile, poiché la modalità di cogestione da noi proposta non è prevista dall’amministrazione.
Fine della storia, nessuna concessione. In aggiunta a questo semplice finale voglio aggiungere che, come cittadina e come iscritta Anpi, frequento spesso il Parco e ho cura di raccogliere l’immondizia che trovo e di buttarla nel cestino che di recente l’amministrazione ha installato, la quale ho già avuto modo di ringraziare pubblicamente sui social.
Ma aggiungo inoltre che prima della sua installazione, testimoni i soci di Over 60, spesso presenti presso il loro circolo, a partire dal 25 Aprile scorso, in modo totalmente volontario una nostra iscritta ed io abbiamo lasciato a disposizione dei frequentatori del parco un sacco nero dentro ai copertoni, a mo’ di secchio, che andavamo a sostituire una volta pieno e a buttare all’isola ecologica.
Concludo dicendo che ho più volte segnalato la presenza di rifiuti ingombranti e sacchi interi di immondizia, provvedendo io stessa a volte a portarli in discarica.
Questo per dire che i nostri iscritti per curare modestamente il bene pubblico non hanno bisogno di un’autorizzazione che non c’è, il punto è semmai se è davvero intenzione di questa amministrazione accrescere queste buone e disinteressate pratiche.
Il direttivo di sezione. La presidente Marta Malaguti
Riceviamo e pubblichiamo