Il Senatore Capogruppo FI in commissione Giustizia a palazzo Madama: “Inadeguatezza della disciplina sulle intercettazioni”

“La sconcertante vicenda che ha interessato il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, dimostra, una volta di piu’, l’inadeguatezza della disciplina sulle intercettazioni, chiaramente incapace di tutelare la privacy di soggetti terzi, coinvolti loro malgrado nelle inchieste.

Ho perciò depositato una interrogazione al ministro della Giustizia affinché sia fatta piena luce sull’accaduto, valutando anche l’opportunità di inviare gli ispettori e di avviare un’azione disciplinare nei confronti dei responsabili di una inquietante fuga di notizie”.

A parlare è il senatore e capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia a palazzo Madama, Pierantonio Zanettin.

“E’ inaccettabile che in occasione di una indagine per corruzione, attivata su denuncia dello stesso Tidei, confluiscano nel fascicolo processuale delle intercettazioni ambientali del tutto irrilevanti ai fini dell’inchiesta, contenenti incontri privati del sindaco con alcune signore.

Ed è ancora più intollerabile che questi video siano divenuti di pubblico dominio”.

Tidei pronto ad andare in fondo alla vicenda

Il Sindaco di Santa Marinella ha rilasciato delle dichiarazioni all’ANSA: “Scriverò al Ministro Nordio”

“Se presenterò un esposto contro i pm di Civitavecchia? Mi sto consultando col mio avvocato e tra qualche giorno decideremo. E’ stata fissata intanto l’udienza di comparizione il 18 ottobre per l’inchiesta per corruzione, e in quella occasione visionerò gli atti. Atti che non mi è stato ancora possibile vedere.

Adesso scriverò anche al ministro Nordio ma voglio prima vedere di che si tratta. Non sono un superficiale, ho ricevuto un danno, ma soprattutto lo hanno ricevuto la mia famiglia e altre persone che conosco e stimo, e che non c’entrano niente. I danni sono tanti. Devo guardare le carte, cosa ho scritto e cosa ho detto, e poi decideremo”.

Tutto nasce da una mia denuncia per corruzione, contro un sistema politico mafioso che ho avuto il coraggio di denunciare e da lì sono cominciate le vendette. Ci sono 4000 ore di intercettazione delle quali non so niente, non posso vedere alcunché: potrò vederli solo con l’udienza.

Visionerò e deciderò, e questo mi rende furioso perché nel frattempo si è sviluppata una ridda di illazioni su persone che non c’entrano niente, che ora rischiano di divorziare.

Una persona, una signora, che non è coinvolta in alcun modo, che viene messa in mezzo. Dicono che ci sono conversazioni, ci sono video. C’è anche chi vuole intervistare questa signora, e quella dice: ‘io non so nulla’. Questa signora ha marito, figli… Io veramente non so…”.

Il Sindaco si lascia andare ad uno sfogo personale

“Sono affranto sono 53 anni che combatto, ne ho affrontate tante. Ho iniziato a fare politica nel 1969, e mai una volta sono stato rinviato a giudizio. Sono stato deputato, consigliere regionale, consigliere provinciale, sindaco. Ho cercato di non commettere c… nella vita: sarò stato fortunato.

Ho cercato di mettere un po’ di esperienza sul lavoro, ma questa cosa mi fa male, perché fa male al contesto attorno a me che sta soffrendo e che ora rischia situazioni drammatiche. Non si fa”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *