Presentate due interrogazioni dalla Consigliera Comunale di opposizione

<<Nel maggio scorso, sono stati effettuati lavori drastici di sfalcio presso la foce di Castelsecco, che la consigliera Clelia Di Liello ha tentato di bloccare con una prima interrogazione urgente il 18 maggio scorso, segnalando inoltre l’operazione ai Carabinieri Forestali.
Tutto è stato vano perché i lavori sono continuati incontrastati fino alla quasi totale rasatura dell’area golenale.
Il 18 giugno 2025, la consigliera ha presentato due interrogazioni.

La prima riguarda il danno provocato dalle ruspe alla fauna (distrutti numerosi nidi di aironi guardabuoi,
di germani reali, gallinelle d’acqua, usignoli di fiume, sgarzaciuffetti ed altre specie ancora) e alla
vegetazione mediterranea matura (non solo canneti ma tamerici, un olmo, una quercia, arbusti di mirto,
ginestre e roverelle).
La seconda interrogazione mette in evidenza l’incongruenza tra i lavori effettuati e quelli necessari alla mitigazione del rischio idraulico del fosso Castelsecco.
La pulizia dell’area golenale non ha la minima incidenza sulla sicurezza; l’unica pulizia utile sarebbe stata quella sopra il ponte sull’Aurelia, nell’ alveo compreso tra i condomini costruiti sugli argini, il cui folto canneto non è stato toccato.

L’interrogazione chiede infine delucidazioni sul finanziamento di cui si è usufruito, visto che non esistono progetti finanziati sulla sicurezza idraulica relativi alla foce di Castelsecco.
Il sito sta particolarmente a cuore a numerosi concittadini di Santa Marinella in quanto polmone verde e “oasi faunistica” non protetta, come dimostrato dal flash mob molto partecipato del 31 maggio scorso.
L’area e’ da sempre fortemente attenzionata dal Comitato “2 ottobre” che da decenni sottopone a studio tutti i fossi presenti a Santa Marinella, specialmente quelli che nel lontano 1981 hanno provocato decessi e distruzione.

La proposta di “parco urbano” per la foce di Castelsecco caldeggiata dal Comitato “2 ottobre” ha come primo obiettivo la sicurezza idraulica, preservando un’area di esondazione naturale totalmente priva di manufatti.
Questa amministrazione continua invece ad intraprendere azioni di devastazione non autorizzate, non pianificate, non condivise, non trasparenti e prive di finalità comprensibili.
Anche la terrazza di Via Giuliani ha subito sorte analoga.
Ci impegniamo per la tutela dei punti più belli della cittadina, ridotti invece a cumuli di macerie o di sfalci non rimossi. I cittadini hanno diritto di ricevere risposte chiare.>>
Clelia Di Liello per Coalizione Futuro
Riceviamo e pubblichiamo
