Il medico, ex Sindaco di Civitavecchia: “Non bisogna generalizzare, ma guardare ogni zona nella sua diversificazione e nella sua storia”

Alle ore 11 presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, svolge l’audizione di Adriano De Nardis, membro del Consiglio Nazionale Croce Rossa Italiana, e di Giuseppe Saladini, noto a tutti come Gino, docente di Psicopatologia e Medicina legale Università San Raffaele.

Saladini: “Io conosco bene la periferia romana: quella priva di strutture, di luoghi di servizio e piazze commerciali; quella dei centri commerciali, enorme, come Porte di Roma, dove c’è marginalità; quella dei grandi quartieri residenziali (Tor Bella Monaca).

Gli invisibili sono tantissimi e non li controlliamo. È proprio lì, nella radicalizzazione che avviene più facilmente la diffusione della criminalità.

Studiare le periferie è molto difficile. Non riusciamo a trovare le soluzioni. Sappiamo quali sono i borghi più ricchi e quali i più poveri, con un divario di istruzione enorme, ma facciamo difficoltà a capire come contrastare tali fenomeni.

L’istruzione obbligatoria è un raggiungimento politico grande: oggi però c’è la fuga. Bisogna modificare questa tendenza nei giovani, che soprattutto quando crescono in aree di marginalità, vengono attratti più facilmente dalla criminalità.

Roma è caratterizzata da tante bande di spaccio: realtà legate alla Camorra, alla Mafia, alla grande distribuzione criminale.

Lo spaccio determina introiti massicci quotidiani che trovano terreno fertile nelle aree di marginalità.

Ogni situazione ha una sua storia edilizia e di criminalità, con aree di spaccio, di villaggi rom di tutte le etnie, con modi diversi di vedere la vita.

Io invito questa commissione a non generalizzare, ma a guardare ogni zona nella sua diversificazione e nella sua storia”.

Nicole Ceccucci

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