Un incontro, quello promosso stamane dall’Ente Nazionale per il Microcredito presso il CNEL, per parlare di economia, lavoro e finanza

Lo scenario in cui sua eccellenza monsignor Nunzio Galantino ha voluto affrontare i temi legati all’enciclica contestualizzandoli nell’operatività di una azione che deve saper accogliere e allo stesso tempo sostenere lo sviluppo ha posto l’accento sulla necessità del lavoro.

“Non è mai troppa l’attenzione che si deve dare al lavoro, a quello dei giovani e a quello degli adulti – ha detto monsignor Galantino, aggiungendo- il rischio può essere di ignorare quello dei giovani e metter da parte quello degli adulti per cui alla fine non si hanno punti di riferimento precisi e quindi è necessario rientrare l’attenzione sulle responsabilità sui temi del lavoro dell’economia e anche della finanza.

Perchè il problema serio in questo momento è il graduale allontanamento della finanza dall’economia reale. Il microcredito lo riconosciamo come un segno di speranza non solo a venire, ma reale, che di fatto cerca proprio di sanare certe fratture e di evitare certe marginalità”.

Per il presidente dell’ENM, Mario Baccini “ In questo contesto socio economico difficile, l’Ente Nazionale per il microcredito è più che mai chiamato a fare la sua parte per contribuire al rilancio dell’economia del Paese, rafforzando le sinergie con tutti i soggetti pubblici e privati che possono favorire lo sviluppo di un microcredito vicino alle esigenze dei micro e piccoli imprenditori, dei lavoratori autonomi, dei professionisti, nonché delle famiglie maggiormente vulnerabili, il cui numero sta purtroppo aumentando come ci viene documentato dal recente Rapporto Caritas sulla povertà.

E’ questo, un impegno che ritengo si ponga nel solco tracciato dall’Enciclica “Fratelli tutti”, perché incentrato sulla promozione di un’economia solidale e di un lavoro inteso come diritto fondamentale per l’uomo”.

Nell’intervento di saluto e indirizzo rivolto all’uditorio il presidente del CNEL, Tiziano Treu, ha ribadito:

“Fratelli tutti è un’enciclica eccezionale per il momento che viviamo e i temi trattati ed è incentrata sulla solidarietà ed interloquisce con l’articolo 2 della Costituzione che chiede a tutti il dovere della solidarietà per tenere insieme la società e la comunità ed ha applicazione su tutti i nostri problemi che significa aprirsi al dialogo con le persone, con i diversi, con i cittadini e i migranti per promuovere l’uguaglianza e contrastare le diseguaglianze e essere tolleranti per agire e superare le attuali difficoltà per uno sviluppo umano sostenibile e soprattutto, come l’enciclica dice più volte, per essere operatori di pace, seguendo una politica del bene comune nel campo del lavoro, della crescita sostenibile senza sprechi. Sono obiettivi difficili ma necessari se vogliamo dare consistenza alla parola solidarietà e alla fratellanza”.

Riceviamo e pubblichiamo

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