Roma. Festival multidisciplinare “Sempre più Fuori” dal 14 al 25 luglio 2023

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2023-07-11 | 11:43h
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Dodici giorni, dal 14 al 25 luglio, e un fitto programma di appuntamenti che spaziano tra teatro, musica, danza, cinema, letteratura, arte, fotografia. Torna a Roma il festivalmultidisciplinare Sempre più Fuori e, per la sua terza edizione, si sposta nel Municipio II tra due luoghi di incantevole bellezza: il Goethe-Institut e l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, solitamente aperta al pubblico in eccezionali occasioni. 

Fuori dalle rigide divisioni tra i generi dello spettacolo, fuori dalla rete e da schermi e dispositivi digitali – come sottolinea il titolo – Sempre più Fuori segue una propria tessitura che prova a comporre un mosaico di formati e linguaggi in grado di coabitare gioiosamente gli spazi che li ospitano e generare pratiche di scambio tra i pubblici e non solo di consumo mordi e fuggi.

Il programma, pensato per affiancare artisti e opere pluripremiate ad altre in crescita, indaga in particolar modo il rapporto tra “tradizione” e innovazione, laddove per tradizione si intendono opere (letterarie, performative, installative, musicali, fotografiche, cinematografiche) che negli anni sono diventate dei cult pur afferendo a un campo di sperimentazione e ricerca artistica.

Si parte così da evergreen contemporanei come gli spettacoli MDLSX di Motus oppure Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus del Teatro delle Ariette, Sex Machine di Giuliana Musso, Save the Last Dance for Me del coreografo Leone d’Oro Alessandro Sciarroni o ancora l’installazione Precipitazioni sparse, che l’artista Bruna Esposito ha presentato alla Biennale di Venezia 2005, per arrivare a formati multimediali di artisti emergenti quali SO HUMAN-La mia vita da pianta, la digital audio performance sui temi ambientali nel quartiere a cura di Arterie, Autoritratti in tre atti, la lecture performance dell’artista sordo Diana Anselmo del collettivo Al.Di.Qua. Artists., l’associazione di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo con corpi disabilitati, Every Burns, il concerto della compositrice e cantautrice R.Y.F, e This is a Male Nipple. Am I Censored Enough?,la mostra fotografica sulla censura del corpo femminile sui social di Irene Tomio.

In collaborazione con Biblioteche di Roma la presentazione poi del romanzo Premio Strega nel 2015 La ferocia di Nicola Lagioia, accanto a quella del volume Lost in Translation. Le disabilità in scena, che ripercorre le storie del rapporto tra disabilità e arti performative della giovane ricercatrice Flavia Dalila D’Amico.

Sempre più fuori prevede anche la proiezione (sottotitolata per la comunità sorda) di un cult del cinema italiano come il memorabile ritratto di un’Italia di fine anni ’70, Le vacanze intelligenti, di Alberto Sordi; un dj-set di musica elettronica con Silvia Calderoni; 

Martedì 18 luglio alGoethe-Institut s’inaugura alle 19.00 la mostra/installazione Precipitazioni sparse di Bruna Esposito a cura di Zerynthia.

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L’opera è formata da bucce di cipolla bianche, dorate e rosse di Tropea (senza dominanti di colore), sparse al centro di un piedistallo di lastre di marmo. 

Le bucce sono quelle più esterne, secche, sottilissime e leggerissime, senza macchie o muffe, di volume tondeggiante.

Ogni piccolo soffio d’aria in prossimità della piattaforma può far muovere le bucce, imprevedibilmente. La composizione è continuamente variabile, in maniera percettibile o quasi impercettibile. La mostra resta aperta al pubblico fino al 25 luglio.

Mercoledì 19 luglio ci si sposta all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo per il primo appuntamento teatrale in cartellone alle 21.00.

Più che uno spettacolo, un caso: MDLSX di Motus, una tra le compagnie che più hanno contribuito a trasformare l’immaginario del teatro contemporaneo italiano.

Dal debutto nel 2015 a oggi, MDLSX ha girato il mondo, accumulando non solo grandi applausi, ma una quantità di repliche decisamente insolita per una compagnia teatrale indipendente.

Lo spettacolo, scritto in forma di monologo/vj set da Daniela Nicolò e Silvia Calderoni, per la regia di Enrico Casagrande e la stessa Nicolò, vede in scena la Calderoni che si avventura in uno scandaloso viaggio teatrale tra fiction e realtà, in cui collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie. 

Una performance dirompente che unisce musica, installazione, danza e recitazione alla volontà di sovvertire gli stereotipi sui generi e gli orientamenti sessuali.

Il titolo viene da Middlesex, romanzo dello statunitense Jeffrey Eugenides, premio Pulitzer 2003 che narra la storia di un ermafrodito, nato maschio in corpo di donna, e delle sue peripezie. 

Motus mescola frammenti di manifesti queer e teorie sul genere per costruire un ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria.

In chiusura, alle 23.00, dj-set di Silvia Calderoni, una performance in cui il corpo dell’artista e la musica si fondono in un’unica esplosione di energia in un mash-up di elettronica, electropunk, 80’s, new wave e trash.

Giovedì 20 luglio alle 21.00 la giornata al Goethe-Institut è dedicata al cinema con la proiezione (sottotitolata per la comunità sorda) di un cult del cinema italiano come il memorabile ritratto di un’Italia di fine anni ’70, Le vacanze intelligenti, di Alberto Sordi.

Venerdì 21 luglio nel pomeriggio, alle 18.00, è previstauna visita guidata all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo in LIS, la lingua dei segni, promossa negli appositi canali grazie all’ENS e in collaborazione con l’associazione Al.Di.Qua. Artists., consulente in materia di accessibilità. 

In serata, alle 20.30 sempre all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo il palco è per il Teatro delle Ariette che presenta Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus, spettacolo cult andato in scena per la prima volta nel 2012.

In scena, Paola Berselli e Stefano Pasquini con Maurizio Ferraresi intrecciano vite passate e emozioni di oggi, grazie anche alla forza di uno dei testi fondamentali del Novecento, Lo straniero dello scrittore Premio Nobel per la Letteratura nel 1957.

Riduttivo chiamarlo spettacolo, Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus è una vera e propria immersione, con gli interpreti che mentre raccontano le vicende umane dei loro personaggi cucinano e servono a fine rappresentazione il cous cous. Si replica sabato 22.

Lunedì 24 luglio in Save The Last Dance for Me all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo Alessandro Sciarroni, artista e coreografo Leone d’Oro alla carriera per la Danza nel 2019, lavora assieme ai danzatoriGianmaria Borzillo e GiovanfrancescoGiannini sui passi di un ballo bolognesetradizionale in via di estinzione, la Polka chinata.

Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.

Il lavoro nasce in collaborazione con Giancarlo Stagni, un maestro di balli Filuzziani che ha ridato vita a questa antica tradizione grazie alla riscoperta e allo studio di alcuni video di documentazione risalenti agli anni ’60.

Sciarroni scopre questa danza nel dicembre 2018 quando la danza era praticata in Italia solo da cinque persone in tutto.

Per questa ragione, il progetto è composto da una performance eseguita dai due danzatori alle 19.30 ed è seguito dal laboratorio alle 20.30 rivolto a tutti per diffondere e ridare vita a questa tradizione popolare in via d’estinzione.

Chiude la serata alle 22.30, Every Burns, concerto di R.Y.F., acronimo di Restless Yellow Flowers, nome d’arte di Francesca Morello.

Partendo dalla sua esperienza, R.Y.F. dà voce alla diversità, alla comunità queer, alle persone non binarie e a tutte le favolose creature della Terra. 

Nella sua musica sono mescolate sonorità blues, elettronica rock con effetti e riverberi vocali. 

Dal punto di vista sonoro, è una combinazione di dance e punk esplosive. Il suo quarto album, Everything Burns, è un equilibrio catartico di sofferenza e allegria, un disco electropunk intriso di sovversione queer e femminista. Ed è la sua prima incursione nella musica elettronica.

Martedì 25 luglio festeggia vent’anni, e chiude il festival alle 20.30 all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, lo spettacolo Sex machine. Un popolo di santi, poeti, navigatori e puttanieri di Giuliana Musso, autrice-interprete friulana creatrice di spettacoli che affrontano temi scomodi, inconsueti per il teatro. Con la regia di Massimo Somaglino, lo spettacoloè un affresco di una società contemporanea vista da una particolare angolazione, quella del sesso a pagamento.

Sei personaggi, quattro uomini e due donne, formano un quadro di contemporanea umanità, complessa, multiforme, ridicola (sebbene mai parodistica). 

Hanno tutti in comune due cose: appartengono alla cultura del nord-est (terra di campanili e lap-dance) e trovano soddisfazione ai loro bisogni e ragione alle loro paure nel variegato e complesso mondo dei rapporti sessuali a pagamento.

L’interazione tra i personaggi, la musica suonata dal vivo da Gianluigi Meggiorin e il pubblico in sala, direttamente coinvolto dagli interpreti, ha fatto di questo spettacolo un piccolo fenomeno teatrale in sospeso tra il cosiddetto “teatro civile”, e il cabaret.

 Tutto il programma è affiancato da laboratori pensati per coinvolgere diverse generazioni, abilità e gruppi linguistici.

Ad esempio, la speaker Maria Genovese di Radio Frammenti, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Antropologia Religione Arte Spettacolo dell’Università Sapienza, propone una postazione radio, itinerante nei luoghi del festival per svolgere un laboratorio rivolto a studenti dell’Università Sapienza e persone del territorio che saranno coinvolte nel racconto della stessa rassegna.

Tutti i contenuti saranno fruibili live sul posto e in podcast successivamente per informare anche il pubblico cieco.

Inoltre, i danzatori della compagnia di Alessandro Sciarroni condurranno un laboratorio sulla Polka chinata, rivolto gratuitamente a tutti per preservare l’estinzione di questa danza e coinvolgere persone di differente età, i giovani conoscitori e amatori dell’estetica di Sciarroni, le generazioni più anziane in quanto potenzialmente interessate dal ballo popolare.

BIGLIETTI

Ingresso libero con prenotazione consigliata ad eccezione degli spettacoli a pagamento all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo: 

MDLSXMotus (intero € 15,00 – ridotto € 10,00, acquisto attraverso canali online e biglietteria in loco libero) | Teatro Naturale? Io, il Cous cous e Albert Camus Teatro delle Ariette (biglietto unico € 20,00 solo per la serata del 2 luglio, acquisto attraverso canali online e biglietteria in loco libero)| Save the Last Dance for Me Alessandro Sciarroni (intero € 15,00 – ridotto € 10,00, acquisto attraverso canali online e biglietteria in loco libero) | Sex machine Giuliana Musso (intero € 15,00 – ridotto € 10,00, acquisto attraverso canali online e biglietteria in loco libero).

INFO

Per info: biglietteria@cranpi.com

Vendita online: vivaticket

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