La Presidente Savo: “Osservatorio è luogo di partecipazione e confronto, contrastiamo la discriminazione con un organismo allargato e inclusivo”

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, nella seduta odierna, la proposta di legge 117 che istituisce la Consulta femminile per le Pari opportunità.

“Con il voto dell’Aula alla proposta di legge avanzata dalla consigliera di FdI Eleonora Berni e sostenuta convintamente da tutto il gruppo di Fratelli d’Italia, – è il commento della presidente della VII Commissione Sanità, Alessia Savo – variamo uno strumento importante non solo per valutare e incentivare il ruolo delle donne della regione Lazio nei diversi contesti ma, in primis, per favorire il superamento di ogni discriminazione.

E lo facciamo con una Consulta allargata e inclusiva, che accolga contributi di uomini e donne che si adoperano per eliminare qualsiasi tipo di diseguaglianza in ogni ambito, da quello socio-lavorativo a quello familiare, da quello
educativo, a quello culturale, da quello formativo a quello economico, nonché nell’accesso delle donne alle cariche elettive e alle funzioni direttive.

Troppo spesso – continua la Savo – le donne sono vittime di episodi discriminazione, sopraffazione, violenza, non solo fisica ma anche psicologica: non più tardi di due giorni fa l’Istat ha reso noti gli esiti del report ‘Le molestie: vittime e contesto’, da cui è emerso che l’81,6% delle persone molestate sul lavoro sono donne, il 13,5% del totale delle donne tra i 15 ed i 70 anni, sono 298 quelle che hanno subito ricatti sessuali.

Uno dei compiti di questo organismo sarà quello di farsi osservatorio privilegiato e strumento di contrasto a fenomeni che continuano a negare i diritti di madri, lavoratrici, giovani donne che con coraggio vogliono esprimersi e contare.

Sarà un luogo di partecipazione, confronto e programmazione di politiche sui temi delle pari opportunità e del lavoro.

Creare reti, sostegno e servizi attorno alle donne è la strada da percorrere per avviare percorsi reali di inclusione e pari opportunità.

Durante la pandemia abbiamo compreso il valore della cura e riconosciuto la forza delle donne di guardare oltre l’emergenza: oggi occorre quella lungimiranza femminile per realizzare un welfare inclusivo basato sulla condivisione dei compiti e per contrastare l’insidia di un ritorno al passato.

Perché nessun diritto può essere dato per acquisito per sempre e allora bisogna difenderlo.

Per questo – conclude la Savo – occorre una Consulta ancora più aperta e inclusiva, un lavoro di ascolto per risolvere i problemi e valorizzare buone pratiche ed esperienze.

Attraverso questo organismo potremo davvero essere le sentinelle del cambiamento per motivare e promuovere sempre di più la partecipazione delle
donne alla vita politica e sociale sul territorio”.

Riceviamo e pubblichiamo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *