L’obiettivo è preservare e promuovere studi e ricerche sui dialetti locali, anche in collaborazione con le università, con progetti didattici nelle scuole

Roma, 10 aprile 2024 – “Ogni comune della Regione Lazio ha almeno un idioma dialettale, segno della notevole varietà linguistica del nostro territorio. I dialetti sono le nostre radici, la nostra identità culturale, per questo motivo Forza Italia ha deciso di presentare una proposta di legge, a prima firma del consigliere Cosmo Mitrano, e approvata oggi in aula con voto favorevole anche dell’opposizione, per preservare e valorizzare questa ricchezza linguista e storica.

Un patrimonio da tramandare di generazione in generazione e da tutelare, soprattutto in questa fase nella quale, stando ai dati riferiti dall’Unesco, molte lingue si considera siano in via di estinzione.

Nel testo abbiamo previsto un impegno di spesa di 600mila euro, per il triennio 2024-2026, per sostenere le tante associazioni che già operano sul territorio regionale per preservare i dialetti, ma anche per promuovere studi e ricerche sui dialetti locali, anche in collaborazione con le università, e per sviluppare progetti didattici nelle scuole finalizzati alla diffusione, fra le nuove generazioni, della cultura legata ai dialetti del Lazio.

Riteniamo inoltre sia utile istituire un registro dei dialetti così da avere una mappatura completa delle tante lingue parlate nella nostra Regione. Grazie all’ottimo lavoro del consigliere Mitrano oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante per il quale esprimiamo grande soddisfazione.

Ringraziamo per il voto favorevole e per la collaborazione il presidente della Commissione Cultura, Luciano Crea, l’assessore Simona Renata Baldassare, i colleghi della maggioranza, e i consiglieri di opposizione per aver sostenuto con convinzione la nostra legge”.

Così in una nota i consiglieri regionali del Lazio di Forza Italia, il capogruppo Giorgio Simeoni, Cosmo Mitrano, Fabio Capolei, Roberta Della Casa, Marco Colarossi e Orlando Tripodi.

Riceviamo e pubblichiamo

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