Regione Lazio. Bando da 12 mln di euro per le aziende agricole

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L’assessorato alle Politiche Agricole della Regione Lazio ha approvato il nuovo bando pubblico per la “Diversificazione delle attività agricole”

Roma 14 giugno 2023 – L’assessorato alle Politiche Agricole della Regione Lazio ha approvato il nuovo bando pubblico per la “Diversificazione delle attività agricole”, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020.

Con questo provvedimento vengono destinati 12 milioni di euro di contributo alle aziende agricole della Regione Lazio per investimenti materiali e/o immateriali finalizzati alla diversificazione dei redditi.

  • l’ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
  • la somministrazione di pasti e bevande, ivi comprese quelle a carattere alcolico e superalcolico, in misura prevalente derivanti da prodotti propri e, per il prodotto extraziendale, con preferenza per i prodotti ottenuti da aziende agricole del territorio, oltre che per i prodotti tipici e tradizionali e per quelli a marchio DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG;
  • la degustazione di prodotti aziendali, ivi compresa la mescita di vino;
  • la fornitura di servizi integrati e accessori all’attività agrituristica attraverso l’organizzazione, direttamente o mediante convenzioni con enti locali, di attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva nonché attività escursionistiche e di ippoturismo, anche all’esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell’impresa, finalizzate alla valorizzazione e conoscenza del territorio e del patrimonio rurale ed alla migliore fruizione degli stessi.
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Si può fare, inoltre, domanda per lo sviluppo di attività didattico formativa e accoglienza del pubblico, in particolare nell’educazione dei bambini, giovani e adulti nell’ambito di attività scolastiche e/o extrascolastiche, denominate “fattoria didattica”.

Nel bando rientrano infine gli investimenti materiali per la costruzione, ristrutturazione e ammodernamento di beni immobili, purché strettamente funzionali con le tipologie di intervento programmate e anche le spese per l’acquisto o sviluppo di software, realizzazione di siti internet, acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore, marchi commerciali direttamente connessi all’attività finanziata.

Il costo totale dell’investimento finanziabile non potrà mai essere superiore a 500mila euro e il contributo pubblico viene erogato in regime “de minimis” per un importo massimo di 200mila euro.

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