La Consigliera Meloni stigmatizza su Facebook il Comunicato circa le multe dell’autovelox di Via Tre Denari. Intanto la maggioranza si gode il consenso dei cittadini

Sicuramente non è facile fare opposizione in Consiglio Comunale dopo aver governato per due mandati. Si rischia di sentirsi rispondere continuamente… “perchè non l’avete fatto voi?”

Quindi, arrampicandosi sugli specchi, il ruolo del Consigliere che non riesce a digerire la debacle elettorale si limita a sottolineare eventuali errori di percorso di chi invece le cose vuole farle.

Mi riferisco alla polemica, tutto sommato neanche tanto seguita sui Social, che consiglieri d’opposizione hanno alzato sull’impegno dell’attuale Amministrazione ad annullare le multe prese con l’autovelox di Via Tre Denari.

In particolare il post di Fabio Zorzi, ripreso dalla Consigliera Meloni che tende a deridere l’operato della maggioranza, finisce per essere un autogol nella frase “Meglio un chiaro e cautelativo rimando alle norme”… un rimando durato anni, visto che la Meloni faceva parte dell’Amministrazione Montino.

Veniamo ai fatti… l’attuale amministrazione si è spesa per tutelare i cittadini che, ingiustamente, sono stati multati. Questa è storia…

Il ruolo propositivo si sarebbe esaurito. Poi la palla passa alla legge; a regole scritte che chi di dovere deve far rispettare.

Quindi ecco che chi è stato multato dovrà far valere i propri diritti presentando ricorso entro i 60 giorni dal sanzionamento.

A questo punto esce un ulteriore comunicato dell’Amministrazione, neanche dovuto, nell’avvisare i cittadini di questa opportunità seguendo l’iter burocratico.

Tutto questo da parte della Consigliera Meloni, alla ricerca di uno specchio su cui arrampicarsi, è esemplificato in un errore da parte dell’Amministrazione Comunale.

Insomma… a dirla facile vale il detto che “solo chi non fa niente non rischia di sbagliare…” ma in questo caso non vediamo neanche l’errore.

Il Sindaco Baccini e la sua squadra sono stati eletti per farle le cose, anche a rischio di qualche “errore” in buona fede; all’opposizione il ruolo di controllore e, come in questo caso, di spettatore.

C. O.

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