Dott.ssa Giulia Gregorini – Psicologa e Psicoterapeuta
Lavora con individui, coppie e famiglie. Si occupa del disagio infantile e adolescenziale, crisi di coppia, genitorialità e difficoltà familiari. Opera sul territorio romano.
Nasce questa rubrica per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura della salute mentale, della propria interiorità, come parte integrante del benessere psicofisico, soggettivo e collettivo.
Le strade di Roma fotografano, in questo tempo, lo scenario relazionale, stravolto dall’esordio della pandemia.
Il virus invisibile e potenzialmente letale ha slatentizzato disagi sommersi, amplificato difficoltà pregresse e provocato notevoli cambiamenti nella quotidianità delle persone. Ci si sintonizzeremo, su uno degli aspetti centrali, su cui la pandemia ha avuto, ed ha, un impatto pervasivo: il modo di stare in relazione con l’altro.
La campagna vaccinale ha diviso l’opinione pubblica, contribuendo alla creazione di un clima sociale teso e conflittuale. Si assiste ad un bisogno inconscio di identificare un rivale in carne ed ossa; di sostituire il nemico virus invisibile con una persona su cui scaricare la propria rabbia, frustrazione ed esasperazione.
Sono in aumento le liti nel traffico, i conflitti violenti davanti ai locali, gli scambi verbali coloriti per i marciapiedi. Per futili motivi si innescano discussioni accese, la soglia della tolleranza si è notevolmente abbassata. È un momento storico fortemente critico.
Pur non negando le numerose difficoltà concrete ed economiche, è fondamentale attraversare la crisi come un’opportunità di crescita e trasformazione. Acquisire consapevolezza è il primo passo per poter realizzare un cambiamento.
Esiste un oggettivo pericolo in costante mutazione, verso cui è importante proteggersi coscienziosamente senza difendersi ciecamente; riconoscendo il valore della vicinanza senza ricorrere a invasioni o innalzare muri; riscoprendo il bisogno di appartenenza, cessando la ricerca dei colpevoli e assumendosi la responsabilità verso sé stessi e gli altri; abbandonando l’onnipotenza e l’ impotenza, trasformando un tempo sospeso e incerto in uno spazio di crescita e maturazione.
Dott.ssa Giulia Gregorini